A pochi giorni dalla morte del leader dei Linkin Park, è stata confermata la causa della morte. La scorsa settimana, è stata diffusa la drammatica notizia, in seguito ad un inseguirsi di informazioni e voci di corridoio. Secondo le prime indiscrezioni, il cantante si sarebbe suicidato dopo una lunga battaglia contro la depressione. Oggi, il portavoce del coroner, che si è occupato del caso, ha confermato che Chester si è tolto la vita volontariamente, impiccandosi. Ha poi aggiunto che è stata trovata una bottiglia d’alcol mezza vuota nelle vicinanze della stanza, tuttavia, nessuna traccia di droga.
Bennington ha parlato più volte della lotta per la sua salute mentale, la sua lotta contro la dipendenza, cercando di diffondere un messaggio coraggioso, sincero e positivo ai fan, anche poco prima della sua morte: “Per tutta la vita, mi sono sentito un po’ ‘fuori’. Mi sono ritrovato a combattere contro modelli di comportamento o pensiero, specialmente quando mi sono sentito intrappolato nei miei pensieri. E’ allora che mi sono detto che quelli sono ‘quartieri’ pericolosi, in cui non dovrei camminare da solo, nessuno dovrebbe. La maggior parte dei miei problemi riguardano me stesso, ma ho imparato a conoscermi e separarmi da quelle parti ‘pericolose’.”
In questi giorni, i Linkin Park hanno deciso di aprire un sito ufficiale in memoria del leader della band, potrete visitarlo cliccando qui.
Sul sito, i fan, hanno potuto condividere messaggi d’affetto e solidarietà nei confronti del cantante e della famiglia, pubblicando foto e video. L’iniziativa è molto importante perchè contiene anche informazioni utili, contatti e link diretti, per tutte le persone bisognose di assistenza, a rischio depressione o suicidio.
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