Mentre scriviamo, mancano solo pochi giorni al via della nuova “leg” americana del tour One On One di Paul McCartney.
E il nuovo album? Arriva o non arriva? Secondo alcuni fan americani che hanno prenotato i posti per le date di settembre al Madison Square Garden, assieme ai biglietti dovrebbe essere loro recapitata anche una copia del nuovo disco di Paul. E, a quattro anni da NEW, cresce ancor di più l’attesa. Quattro anni sono un lasso di tempo piuttosto importante, anche se Macca ha 75 anni, anche se non ha più niente da dimostrare, anche se fin dagli anni Ottanta ci ha abituato ad attese di tre anni tra un disco e l’altro. Stavolta il mistero è fitto: se in occasione di NEW i quattro produttori coinvolti da Paul nella realizzazione del disco avevano rilasciato interviste sul loro lavoro in studio con l’ex Beatle ben prima della sua pubblicazione (con tempi e cadenze alternate, a tirarsi la volata come in una corsa ciclistica), stavolta è tutto top secret.
Incuriositi, abbiamo raccolto alcuni dettagli, piccoli accenni fatti da McCartney in recenti interviste e qualche indiscrezione… Ecco cosa sappiamo. L’album è stato inciso per la maggior parte agli Henson Studios di Los Angeles, anche se c’è da scommettere che alcune tracce siano state registrate presso l’ormai storico studio personale di Paul, l’Hog Hill Mill Studio, situato nel Sussex. McCartney ha rivelato di aver lavorato sia con la band sia da solo.
Ringo Starr ha suonato in uno o due brani, e un’altra vecchia conoscenza di Paul partecipa ai tamburi: Denny Seiwell, che ha suonato con Macca tra il 1970 e il 1973. Si tratterebbe della prima volta che un ex Wings partecipa a un disco di McCartney dopo la fine della band nel 1981. Proprio Seiwell, qualche mese fa, ha rivelato di aver ascoltato tre brani del disco tra cui quello che dovrebbe essere il prossimo singolo. Quando ha chiesto a Paul il titolo del brano, Macca gli ha risposto sibillino: “I Don’t Know”.
Che sia in effetti I Don’t Know il titolo? In alcuni pezzi c’è anche il contributo di Pedro Eustache, il flautista sudamericano che Paul aveva scoperto nel 2002. Ha destato inoltre molto interesse il nome del produttore (o co-produttore?), che circola ormai da mesi: si tratta di Greg Kurstin, noto per i suoi lavori con Katy Perry, Gwen Stefani, Taylor Swift e soprattutto con Adele per lo stellare album 25.
McCartney non è nuovo all’attrazione nei confronti di un produttore di nome, per così dire “alla moda” all’interno del panorama musicale. Abile scrutatore di nuove tendenze e sempre curioso sperimentatore di sonorità, Paul ha fatto spesso conto durante la sua carriera su produttori molto in voga: a volte con successo, altre volte meno.
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