Immagina di essere sul palco, pronta a dare il massimo per il tuo pubblico. Sei la cantante delle Runaways, una band emergente che sta aprendo il concerto dei Rush. E proprio mentre ti lanci in una performance energica, un pezzo di carta lanciato dal pubblico ti fa scivolare pericolosamente verso una buca dell’orchestra.
L'ex cantante delle RUNAWAYS Cherie Currie ha rivelato come la sua carriera sia stata quasi interrotta dai membri dei Rush. L'incidente è avvenuto il 10 febbraio 1977, al leggendario Cobo Hall di Detroit, una tappa del tour All The World's A Stage del trio canadese, quando le Runaways suonavano prima di loro come supporter. Ecco come è andata quella sera, come racconta Cherie Currie in un nuovo episodio di The Metal Voice.
"Eravamo state trattate benissimo da Tom Petty e dai Cheap Trick, che ci avevano aperto i concerti," spiega Currie. "Ma i Rush hanno deciso di sabotare il nostro show. Lanciavano pezzi di carta come se fossero pizze, e io, con i miei stivali da 6 pollici, ho dovuto saltare giù dal riser della batteria di Sandy West."
"Ho colpito uno di quei pezzi di carta e sono scivolata verso il pit dell’orchestra, che era piena di fotografi" continua Currie. "Non dimenticherò mai la paura nei loro occhi, e solo per un pelo sono riuscita a riprendermi e a fare una posa da rockstar proprio mentre un fotografo mi scattava una foto."
"Avrei potuto rimanere paralizzata," afferma con serietà. "Non esagero, sarebbe stato un brutto colpo se fossi caduta da quel palco. Ecco perché io e Joan non abbiamo mai avuto molta stima per loro: non solo non ci proteggevano, ma quella sera ci stavano addirittura sabotando."
Non è la prima volta che Currie racconta questa storia. Già nel 2014 aveva accusato i Rush di aver sabotato l'attrezzatura delle Runaways durante lo stesso show, puntando il dito in particolare sul frontman Geddy Lee.
L'episodio di Detroit rimane comunque un momento pesante e drammatico nella carriera di Cherie Currie, un evento che ha rischiato di cambiare per sempre il suo destino. Una storia che ci ricorda i pericoli del palcoscenico e la fragilità della vita, ma anche la tenacia e il coraggio di una rockstar che non si è lasciata intimorire neanche di fronte al peggio.