Francesca Michielin: «Bello sentirsi forte e libera»

Francesca Michielin
Francesca Michielin ci racconta il brano ‘Fango in paradiso’, in gara a Sanremo 2025. La nostra intervista.

Francesca Michielin torna a Sanremo con Fango in paradiso, una struggente ballata che riporta la cantautrice – dopo tanta sperimentazione – alle radici. Del resto, sono passati dieci anni da quando Francesca ci ha regalato L’amore esiste, singolo doppio disco di platino estratto dal suo secondo album in studio di20. Per festeggiare questo importante anniversario, Francesca ha rilasciato L’amore esiste 2025 reloaded (Columbia Records/Sony Music Italy), una nuovissima versione del brano prodotta da okgiorgio. Non è tuttavia l’unico anniversario che Francesca Michielin si trova a festeggiare.

«Torno a Sanremo 10 anni dopo Nessun grado di separazione. – ci dice – Sono molto emozionata perché è un ritorno che per me ha più di un significato. Torno a fare musica dopo tanto tempo, in un periodo storico in cui ci dicono che dobbiamo fare sempre i dischi. Fango in paradiso arriva in un momento speciale, è la mia canzone più fisica. Faccio fatica a cantarla e secondo me è perfetta dopo quello che ho vissuto a livello fisico».

Francesca Michielin

Un periodo difficilissimo per Francesca, ribattezzato «l’anno del disagio, per scherzarci su». «Avevo dolori che mi costringevano a stare a letto e il diaframma bloccato. – ricorda – Mi chiedevo Quando il mio corpo tornerà quello di prima? Quando riuscirò a fare ‘sto lavoro senza dover stringere i denti?. Quindi a Sanremo canto una canzone in cui serve il corpo come mai era successo prima. Non è un caso: io su quel palco, e lo dico commossa, non canto solo una canzone che mi piace e che ho scritto raccontando la mia esperienza. È un corpo rinnovato e più forte ed è bello sentirsi forte e liberi».

Francesca Michielin: un viaggio che atterra all’Ariston

Insomma, «un bel viaggio che atterra sull’Ariston», come sottolinea la cantautrice. Oltre a espressione del corpo, Fango in paradiso è però anche rabbia e malinconia. «Più rabbia che malinconia in realtà. – dice Francesca – C’è un grande sfogo in questa canzone. La malinconia c’è, ma in alcune parti rido della situazione». E poi – aggiunge la Michielin «per me è importante che sia una ballad classica, ma che il testo non sia sanremese. Sono stata molto dritta, concedendomi di essere poetica a modo mio». Del resto, all’estero è un trend in crescita quello della riproposizione di ballad convenzionali: «È sofisticato – dice Francesca – ma non ricercato a livello sonoro. Voglio tornare alla pulizia dopo che, dal 2020, la musica è stata soprattutto elettronica e dance».

Chiediamo poi a Francesca sia della collaborazione con okgiorgio che di quella con Rkomi, con cui canterà La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini nella serata delle cover. «Adoro okgiorgio. – commenta – Questa versione de L’amore esiste per i dieci anni richiama molto il mondo adorato del Primavera Sound. Di Mirko sono invece grande fan da sempre. Ci siamo conosciuti di persona a X Factor. Volevo lavorare con lui e lui con me, ma non riusciamo mai a incastrarci. Lui ha compiuto 30 anni e io li sto per fare. Gli ho detto Mirko, prima che ne abbiamo 40 e visto che Carlo Conti ha messo ‘sta regola perché non ne approfittiamo?».

Francesca Michielin

Regola che Francesca ritiene «bellissima, perché andiamo a letto prima e poi è una figata che si possa collaborare. Perché non ci hanno pensato prima?». Sulla scelta del brano, invece, Michielin commenta che Cesare Cremonini è «uno dei più grandi cantautori viventi che questo paese ha».

Bene sottolineare che Fango in paradiso è anche catarsi di una storia finita (male).
«Noi brave ragazze incontriamo tanti cattivi ragazzi. – scherza Francesca – Quando vivi un trauma, si risvegliano altri traumi. Il disagio di questo 2024 pazzerello mi ha aiutata a tirare fuori questa storia, la più importante della mia vita. Il paradiso rappresenta l’idillio, la perfezione. Ma l’imperfezione c’è e deve esserci: un po’ di fanghiglia serve. La relazione è affrontare insieme anche fango e dolore. Il ragazzo della canzone? Mi ha ghostato».

Foto: Alessandro Treves

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