Dopo l’uscita del singolo Veleno (il 6 dicembre scorso per Numero Uno / Sony Music), Joan Thiele ha sorpreso tutto il suo pubblico annunciando la partecipazione a Sanremo 2025 tra i big in gara. È un debutto – e di quelli importanti – veicolato dal brano Eco, in realtà parte di un progetto più vasto per Joan che è il nuovo album in arrivo nel 2025.
Intanto c’è il Festival: non un gioco da ragazzi, considerando anche che – per quanto sognato e immaginato – la cantautrice ha iniziato a scrivere in italiano «solo negli ultimi anni». Però, prima o poi, bisogna pur buttarsi.
«Ho scritto Eco in studio, avevo solo una chitarra. – ci racconta l’artista – È nato prima il testo, senza ritornello, quindi ho lasciato la canzone lì per un po’. L’ho poi ripresa contando anche sulla collaborazione e sugli input di chi avevo intorno. È bello quando hai la possibilità di condividere la musica anche con gli altri».
Joan Thiele a Sanremo con Eco
Più nel dettaglio, Eco per Joan Thiele è una vera e propria catarsi. Racconta di vita, infanzia, affetti. «È il momento – dice la cantautrice – in cui tiro fuori la voce e le storie che sono state nella mia testa per un paio d’anni». Un brano per certi versi anche cinematografico. «Non è un caso – precisa Joan – perché per l’album che sta arrivando le colonne sonore sono state un grande riferimento e una grande ispirazione. C’è un omaggio al cinema italiano e anche ai grandi compositori».
«A me piace – continua poi Joan Thiele – scrivere in maniera onomatopeica. Utilizzo tanto le immagini per scrivere e anche visivamente mi piace. Ho una bacheca a casa dove appiccico tutto. Secondo me è proprio bello immaginare la musica come se fosse un film». Per la serata delle cover, la scelta è invece ricaduta su Che cosa c’è di Gino Paoli in coppia con Frah Quintale. «Credo ci sia necessità di un po’ di amore. – dice Thiele in proposito – E poi dire Ti amo è la cosa più difficile del mondo».
Foto di Michele Sibiloni