Rocco Hunt torna in gara a Sanremo per la terza volta con il brano Mille vote ancora, dopo aver trionfato nel 2014 nella sezione Nuove proposte con il brano Nu juorno buono e partecipato nel 2016 nella sezione Campioni con in brano Wake Up.
«Sanremo oggi è più energico e più cool. – dice Rocco Hunt in conferenza stampa – Canto un brano che è il sequel di Nu juorno buono, la canzone che avevo proposto nel 2014 nelle Nuove Proposte e che mi ha cambiato la vita. Ha anche tracciato una linea importante nella scena rap e hip hop italiana e per la storia del dialetto napoletano a Sanremo. Mille vote ancora, ogni volta che la canto, sento un’emozione particolare, come se fosse la prima volta».
Rocco Hunt a Sanremo con Mille vote ancora
Mille vote ancora trova ispirazione nelle radici di Rocco Hunt. «È la mia storia dalla prima all’ultima barra. È la mia verità. – dice Rocco Hunt – Non ho più 18 anni, ne ho 30. Ho lasciato la mia terra, ho una famiglia. La mia regione ultimamente si è resa protagonista di una mattanza di ragazzi che hanno perso la vita per banalità. Io sono stato nelle scuole, ho parlato ai ragazzi e ho detto loro di affidarsi alle istituzioni, ora che possono. Questa guerra per me deve finire. Spero che questa canzone sia un messaggio positivo, non vedo l’ora di cantarla».
Il brano è comunque molto uptempo, anche se Rocco Hunt avverte: «Non lasciatevi fregare dalla melodia catchy. Nu juorn buono anche aveva un messaggio sociale, se ci pensate. Non sarei mai potuto tornare su questo palco con una canzone leggera. Il ritmo inganna, ma dentro c’è la vita mia e la vita di una generazione».
Racconti di adolescenza, perché «nella corsa sfrenata al successo capisci che eri felice quando non avevi niente». «La mia famiglia mi ha trasmesso dei valori. – continua l’artista – Le canzoni sono importanti per i ragazzi: riescono ad arrivare dove neanche le istituzioni riescono».
Per la cover, Rocco Hunt ha scelto Yes I know my way con Clementino, un chiaro omaggio a Pino Daniele. «Toccheremo quel brano con umiltà portando il nostro. – dice Rocco Hunt – Anche perché è una canzone funky, non tanto distante dal nostro mondo».