Axl Rose che urla “Welcome to the Jungle” davanti a una folla impazzita. Jonathan Davis che trasforma la Visarno Arena in una giungla tribale a colpi di growl e cornamusa. Billie Joe che cammina su quel viale dei sogni infranti e ci porta tutti con sé.
Non serve aggiungere molto altro per capire cos’è stato Firenze Rocks 2025: tre giorni infuocati, rumorosi, commoventi, devastanti. Il rock che ci meritiamo, quello che ci tiene in piedi quando tutto il resto crolla.
110.000 persone: un numero che fa tremare i polsi, ma la verità è che lì, in quel prato carico di polvere e magia, eravamo una cosa sola: una comunità internazionale che parla la lingua dei riff e delle urla liberatorie.
Sul palco, una line-up che spacca la Storia: Guns N’ Roses, Korn, Green Day, e poi ancora Falling in Reverse, Public Enemy, Weezer, Rival Sons, The Warning, Enter Shikari, Soft Play, Atwood, Shame, Bad Nerves, Dirty Honey, e nomi da tenere d’occhio come Punkcake, Revue, LOccasione. Leggende e nuove fiamme, fianco a fianco. Nessuna nostalgia, solo fuoco vivo.
“Firenze Rocks non è mai sceso di livello”, ha dichiarato Roberto De Luca di Live Nation Italia. “Con questa edizione siamo tornati anche ai grandi numeri.”
E come dargli torto: dal 2017 ad oggi Firenze ha ospitato tutto il meglio della scena mondiale – Metallica, The Cure, Muse, RHCP, Foo Fighters, Aerosmith – ma quest’anno ha risuonato come un ritorno, un ruggito, una promessa.
E infatti… si torna nel 2026: ancora più carichi, ancora più vivi, ancora più affamati.
Nel frattempo, Firenze Rocks continua online con contenuti esclusivi, interviste e il supporto di Virgin Radio, radio ufficiale dell’evento. E non finisce qui, perché Firenze Rocks è anche sostenibilità, attenzione all’ambiente, consapevolezza. L’energia c’è, ma non si spreca: raccolta differenziata, mobilità green e zero plastica. È la direzione giusta, ed è rock anche questa.