Queen al Live Aid: Le parole di May e Taylor

Queen © Creative Commons
Brian May e Roger Taylor ripensano all’ormai leggendaria esibizione dei Queen al Live Aid e condividono il consiglio schietto che Bob Geldof diede a Freddie Mercury prima dello show.

L’esibizione dei Queen al Live Aid è spesso riconosciuta come uno dei più grandi set dal vivo nella storia del rock e, probabilmente, il momento più iconico della leggendaria carriera della band.

Brian May e Roger Taylor riflettono su quella giornata storica in una nuova intervista con Radio Times, e May ricorda che, inizialmente, il suo istinto gli suggeriva di non partecipare all’evento fissato per il 13 luglio 1985 al Wembley Stadium di Londra.

«Non eravamo in tour né suonavamo, e questa idea di avere 50 band nello stesso evento ci sembrava folle», ricorda il chitarrista May. «Pensavamo che sarebbe stato un disastro. Freddie, in particolare, disse: “Non ho la giusta sensazione per questa cosa.” Non era il leader della band, ma se si impuntava non c’era modo di convincerlo, così lasciammo perdere.»

Roger Taylor era il membro dei Queen più entusiasta di esibirsi allo show, e May ricorda che, con il co-organizzatore dell’evento Bob Geldof che continuava a chiamare per convincere la band a partecipare, alla fine si convinse a condividere il punto di vista del batterista.

«Dissi a Freddie: Se ci svegliamo il giorno dopo questo Live Aid e non ci siamo stati, saremo davvero tristi», ricorda il chitarrista. «Lui rispose: “Oh, al diavolo, facciamolo.”»

Roger Taylor racconta che, per il quartetto, la decisione successiva fu quali canzoni eseguire nei 17 minuti a disposizione per il loro set. Il batterista dice a Radio Times che era «ovvio iniziare con la strofa di Bohemian Rhapsody; era immediatamente riconoscibile. Poi concludere con We Will Rock You e We Are The Champions era una scelta scontata.»

I due musicisti ricordano che Bob Geldof diede a Freddie Mercury un consiglio molto schietto prima dello show: «Non fate i furbi; suonate solo i successi.»

«I Queen avevano una grande fiducia reciproca», dice May. «Forse ci mancava un po’ di olio, ma eravamo una macchina ben allenata. Poi, dal momento in cui siamo saliti sul palco, la risposta del pubblico è stata così assordante che ti toglieva il fiato. Sono corso sul palco, cosa che normalmente non faccio, tutto per l’adrenalina. Fin dall’inizio, ci siamo sentiti a casa.

È stato uno dei pochi momenti nella vita di chiunque in cui sai di fare qualcosa per tutte le giuste ragioni.»

 

 

Testo interamente tratto dall’articolo di Paul Brannigan, pubblicato su Louder.

Link: https://www.loudersound.com/bands-artists/brian-may-and-roger-taylor-on-live-aid

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