"Fai della tua passione un lavoro e non lavorerai mai un giorno nella vita" sembra aver detto Confucio, e aveva ragione. Vivere della propria passione passione è una pacchia: stupirsi assieme a Chino Moreno per come i Deftones siano riusciti a conquistare Tik Tok senza saperlo, festeggiare con gli Helloween i quarant’anni dal primo disco, vedere Carla (ex Butcher Babies) rinascere musicalmente al fianco di Charlie Benante, addentrarsi con Johannes nella nuova foresta degli Avatar, tentare di far dire qualcosa di sensato agli Spinal Tap quando sai già che ti perculeranno dall’inizio alla fine (anche i Gwar però non scherzano)…
Certo, ci sono momenti tristi, come accorgersi che sono già passati dieci anni senza Lemmy, ma ricordarlo con un sorriso per una sua barzelletta al Jack Daniels non ha prezzo.
Non manca in questo numero lo spazio destinato alle nuove band, dagli zombie Dominum ai vampiri Blood Vulture, perché è inutile lamentarci delle troppe glorie che ci salutano se non impariamo a dare fiducia a quelle nuove leve che sgomitano per affermarsi: Peso dei Necrodeath racconta di come in Norvegia ci sia un festival che ha come regola di avere solo headliner locali, indipendentemente da quanto siano famosi gli altri gruppi del bill; supportiamo quindi la nostra scena locale e lasciamo che chi vuole pagare 200 € per vedersi la centesima volta gli Iron Maiden lo faccia in santa pace. Vivete la vostra vita a ritmo di rock e, magari, potrebbe capitarvi di andare a una cena e ritrovarvi seduti accanto alla persona che lo scorso luglio ha provato per un’ora a rianimare Ozzy Osbourne.