Outside: due ragazze alla conquista del Grunge

Due ragazze siciliane si sono imbarcante in un progetto musicale di impronta spiccatamente grunge: ecco le giovanissime Outside!

Le Outside sono una band siciliana composta da Adriana Cappucci di 18 anni (voce e chitarra) ed Eva Miraglia di 19 (basso). Quando hanno cominciato erano giovanissime e la voglia di emergere insieme a quel “sentirsi costantemente fuori posto” le ha portare alla realizzazione di un progetto musicale molto interessante, di impronta spiccatamente grunge.

Com’è iniziata l’avventura delle Outside?
E: Intorno al 2014. Come dice anche il nostro nome, eravamo “fuori”, ci sentivamo fuori posto. Ci siamo conosciute in un’orchestra jazz/blues dove suonavamo strumenti molto diversi, ma non era la nostra strada. Avevamo il desiderio, forse anche un po’ utopistico, di formare una band che facesse rivivere il genere musicale che più sentivamo nostro. Così ci siamo messe alla chitarra e al basso. La musica ci ha sempre contrassegnate, e così siamo diventate amiche e poi in un certo senso, colleghe.

Siete un duo, come ve la cavate con i live?
A: Io sono alla voce e alla chitarra, Eva al basso. Per i concerti collaboriamo con un batterista, ma non ha nulla a che vedere con il progetto Outside, per le registrazioni e la stesura dei brani facciamo tutto da sole.

Il vostro disco ha già ricevuto qualche recensione prestigiosa…
A: Sì, il nostro primo EP è stato recensito anche da Renato Marengo di Classic Rock On Air, dove siamo state trasmesse qualche tempo fa. E per questo dobbiamo ringraziare anche la nostra etichetta discografica Circuiti Sonori e l’ufficio stampa Studio Alfa, che ci ha seguite. L’EP si intitola WHY?, perché soprattutto alla nostra età è una domanda che ci poniamo spesso “Perché a me?”. Ho scritto tutti i brani e gli arrangiamenti e lì c’è tutta la mia vita, il disco parla di sensazioni di frustrazione, rabbia e anche tristezza.

Vi ha ostacolato essere un duo così giovane?
Il fatto di essere due ragazze di queste età a volte è stato uno svantaggio, ma soltanto prima che le persone ci vedano salire sul palco: quando ci guardano e ascoltano suonare, tutti si ricredono. Dicono tutti che sul palco ci trasformiamo, diventiamo irriconoscibili.

Il brano “Every Day” è ambientato sui banchi di scuola…
Il video è venuto dopo, ma la scuola ci è sembrata un’ambientazione perfetta perché il brano di per sé parla del fatto di essere rinchiusi in una routine, con la voglia di ribellarsi. Nel testo ripetiamo spesso “Voglio morire”, perché purtroppo alla nostra età sono parole che vengono dette con molta, troppa, leggerezza. Sono quasi entrate nella normalità. In realtà, i problemi concreti sono ben altri.

Come pensate di essere percepite dal pubblico?
Ai ragazzi della nostra età piacciamo molto, si interessano a noi anche se facciamo un genere musicale che “non è alla moda”. Poi abbiamo fan un po’ di tutte le età, pensiamo che le persone apprezzino il fatto che siamo giovani e riceviamo molti complimenti proprio perché inizialmente veniamo percepite come due ragazzine” che una volta sul palco stupiscono tutti. Abbiamo parecchio successo anche in Egitto, ma non sappiamo spiegarcelo…

Come vi etichettate, musicalmente?
A: Grunge! Decisamente. Io sono una vera fan dei Nirvana, ovviamente, Kurt Cobain è il mio idolo. Eva ascolta anche altri generi, rock più strumentale. Non mi ispiro a Cobain nel fare i miei pezzi, ma ne sono affascinata. I miei testi riguardano me ed esperienze della mia vita, per questo affrontiamo tematiche introspettive e personali.

Dove siete arrivate con le Outside?
E: Per ora abbiamo fatto molti live soltanto in Sicilia, ma ci piacerebbe moltissimo suonare in tutta Italia e anche al di fuori. Il nostro singolo Every Day è arrivato nella Top 10 Play Store come singolo più venduto, abbiamo raggiunti alcuni traguardi interessanti finora.

Siete due studentesse. Vi piacerebbe vivere di musica?
Certo, è proprio un sogno. Vivere della propria passione sarebbe bellissimo, senza dubbio. Per il momento puntiamo a suonare in tutta Italia, ma noi ci esibiamo con un genere che è molto più gettonato all’estero, perciò non lo escludiamo, anzi.

Dove sarete fra dieci anni?
E: Speriamo ancora insieme. Siamo entrambe molto decise e spesso ci scontriamo, ma ci vogliamo bene e riusciamo a comprenderci perché abbiamo difetti simili, sono proprio questi che ci permettono di andare avanti.

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