Ti è mai venuta la pelle d'oca ascoltando il tuo brano preferito? Ecco, se la risposta è sì, il tuo cervello potrebbe essere più sensibile agli stimoli musicali rispetto a quello degli altri.
La risposta è arrivata qualche tempo fa dalla Social Cognitive and Affective Neuroscience, che ha dato una spiegazione delle nostre reazioni fisiche alla musica, tipo: perché dovrebbe venirmi la pelle d'oca ascoltando un brano che non ho mai sentito prima d'ora?
La ricerca degli studenti di Harvard ha mostrato come pelle d'oca e musica siano strettamente connesse a causa di un volume maggiore di fibre che collegano la corteccia uditiva alle aree addette all'elaborazione delle emozioni. Cosa significa? Che queste due aree del corpo comunicano in modo più intenso. L'università ha selezionato circa 20 studenti universitari e fatto loro ascoltare una serie di brani preferiti, monitorando tutte le fasi d'ascolto per poter individuare eventuali alterazioni. Le alterazioni, ci sono state, eccome! Grazie alla risonanza magnetica, è stato possibile vedere come diverse aree del cervello, sede delle emozioni, si fossero accese! La musica quindi, è in grado di farci venire i brividi non solo a causa del legame affettivo con una canzone, ma anche dal fatto che il nostro cervello funziona diversamente e quindi, in poche parole, siamo portati a percepire le emozioni in modo più intenso. Sarà per questo che fra musicisti, ci si intende?
Cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti, o sulle pagine Instagram e Facebook!
Rimani sempre sul pezzo, leggi Classic Rock, Prog e Vinile, abbonati online o acquista la tua copia nelle migliori cartolibrerie.
Da dove viene il loro nome? Chi erano gli How We Live e cosa impedì…
È ormai un luogo comune che De André fosse avaro nel concedere interviste, causa la…
Tutta la musica che Steve Hogarth, frontman dei Marillion, ha amato nella vita. Questo e…
Il duo internazionale con radici italiane AMISTAT ci racconta dei suoi equilibri, del suo percorso…
È SOLD OUT il concerto di questa Domenica 12 maggio a Milano degli AMISTAT: la…
Roberto Manfredi ha tirato fuori dal suo archivio una lunga intervista a Fabrizio De André…
This website uses cookies.