Tom Petty & The Heartbreakers – Recensione – Hypnotic Eye

Artista: Tom Petty & The Heartbreakers

Titolo: Hypnotic Eye

Etichetta: REPRISE

Autore: Massimiliano Spada

 

Una nuova, intensa fase creativa
Mojo (2010) era stato un entusiasmante tuffo nelle torbide e sensuali acque del rock blues. Rievocando lo spirito di Muddy Waters e le esplosioni chitarristiche dei Led Zeppelin, la psichedelia e il folk rock, Tom Petty & The Heartbreakers hanno ritrovato la voglia di suonare dal vivo e in studio.
Il nuovo Hypnotic Eye è la naturale conseguenza di quell’intrigante avventura sonora, e vede Petty risalire in superficie magicamente rinvigorito, pronto a confrontarsi senza timore con gli antichi fasti dei suoi primi album.
Altro che giovinezza perduta: Forgotten Man ha un piglio e una presenza vocale invidiabili, mentre l’accattivante miscela elettroacustica di American Dream Plan B conquista fin dal primo ascolto, complice la chitarra di Mike Campbell, che, nella successiva Faultlines non fa prigionieri.
E se la visione notturna di Full Grown Boy scivola via a tempo di swing, il richiamo del blues torna a farsi sentire in Burnt Out Town, irresistibile e testardo come il pianoforte di Benmont Tench.

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