I sopravvissuti al Bataclan mostrano i loro tatuaggi

(COMBO) This combination of pictures created on July 25, 2017, shows (From top -L) Ludmila Profit, 24, who was at the Bataclan concert hall on November 13, 2015, showing her tattoo – a four-leaf clover and the word Fuck – as posing during a photo session on July 25, 2017 in Paris ; David Fritz Goeppinger, 25, who was at the Bataclan concert hall on November 13, 2015, showing his tattoo – the date of the attack in Roman numerals, adding V/V meaning they were five friends before and after the attack – as posing during a photo session on September 8, 2017 in Paris ; Stephanie Zarev, 44, who was wounded at the Bataclan concert hall on November 13, 2015, showing her tattoo – a phoenix – as she posing during a photo session on July 26, 2017 in Paris ; and Laura Leveque, 32, who was at the Bataclan concert hall on November 13, 2015, showing her tattoo – a raven, an eclipse and a snake biting its tail – as posing during a photo session on July 21, 2017 in Paris. / AFP PHOTO / JOEL SAGET

I sopravvissuti all’attacco terroristico del Bataclan, a due anni di distanza, mostrano i tatuaggi che ne hanno coperto le cicatrici: per non dimenticare

Sono trascorsi due anni dall’attacco terroristico al Bataclan del 13 novembre 2015, durante il concerto degli Eagles Of Death Metal. Quella notte, un commando terroristico attaccò il centro di Parigi, causando 130 morti e quasi 400 feriti. I sopravvissuti hanno deciso di mostrare il loro dolore attraverso i tatuaggi che li hanno aiutati a coprirne le cicatrici.

Le fotografie, sono state raccolte in una galleria fotografica. Laura Leveque, una delle donne sopravvissute al massacro dice di “Portarsi addosso 130 cadaveri“, dopo essere stata praticamente sepolta viva dai numerosi morti e feriti all’interno della sala, Laura ha deciso di tatuarsi un corvo sulla spalla, insieme ad un serpente che si morde la coda, per simboleggiare il “Ciclo della vita“. A due anni da quella notte, Laura ha raccontato di sentirsi ancora in un limbo, per questo sta cercando di trasformare il suo corpo, nascondendo l’orrore di quel ricordo con qualcosa di bello.

Foto via: www.thelocal.fr

Il motto di Parigi “Fluctuat nec mergitur” , letteralmente “Sbattuta dalle onde ma non affonda” è stata una delle frasi più tatuate fra i diversi sopravvissuti. “Questo tatuaggio è la mia cicatrice”, ha raccontato Manon Hautecoeur. Tre mesi dopo la strage, invece, Nahomy Beuchet ha deciso di tatuarsi il titolo di un album degli Eagles Of Death Metal, in memoria di quella notte, Peace, love et death metal.

Fonte.

 

 

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