Negli USA chiude l’ultima fabbrica di Compact Disc

Chiude i battenti l’ultima fabbrica di CD negli Stati Uniti: è finita l’era del Compact Disc

Si chiude definitivamente un’epoca: negli Stati Uniti, la Sony ha decretato la fine della storica fabbrica di Terre Haute nell’Indiana, dove sono state distribuite ben 375 lettere di licenziamento. L’impianto, era l’ultimo rimasto nel Nord America a produrre Compact Disc Audio: almeno per il momento, resteranno trecento dipendenti ad occuparsi della produzione di Blue-Ray e mini dischi UHD-100.

Il mercato dell’intrattenimento domestico sta declinando da molti anni. Finora siamo riusciti a tenere il passo soprattutto con una politica molto aggressiva di taglio dei costi e cercando di creare efficienza attraverso tutta la filiera. Adesso però non ha più senso andare oltre.” ha dichiarato tramite un comunicato stampa il presidente di Sony Digital Audio Disc Corp. America, Dave Rubenstein.

Non è certo la prima volta che ci soffermiamo a parlare della rinascita del vinile, che lo ha visto conquistarsi picchi di vendita impressionanti anche nel corso dell’ultimo anno (se volete rinfrescarvi la memoria, cliccate qui). E forse, anche questa è da ricercarsi fra le numerose ragioni che hanno portato il mercato del Compact Disc a svanire lentamente, accanto al mondo dei formati digitali e dello streaming, che sembra regnare incontrastato.

La storia dello storico stabilimento di Terre Haute

La fabbrica di Terre Haute vanta una lunga storia, cominciata nel 1953 con l’inizio della produzione di vinili per la Columbia Records. Successivamente, entrò a far parte di una divisione della Columbia Broadcasting System, dando il via alla produzione di CD nel 1984. L’anno successivo, la CBS fu acquisita dalla Sony che ne divenne poi l’unica proprietaria. In 33 anni di attività, lo storico impianto ha stampato una cosa come 11 miliardi di compact disc, cavalcandone anche l’epoca d’oro fra anni ’80 e ’90.

Il primissimo CD stampato in America, fu  “52nd Street” di Billy Joel, quello che superò il milione di copie apparteneva invece ai Dire Straits, “Brothers in Arm”. Infine, il primo CD prodotto nell’impianto pronto a chiudere i battenti, è stato “Born in the U.S.A.” di Bruce Springsteen. Finisce così un’epoca e ci avviamo ad un nuovo capitolo dell’industria musicale.

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