Robert Plant è stato recentemente protagonista di un’intervista radiofonica durante il podcast di Steven Hyden. Nel corso degli anni, Plant, è riuscito a mantenere una certa rilevanza culturale e commerciale rispetto ad altri illustra colleghi, continuando a percorrere le propria strada e (almeno apparentemente) ignorando qualsiasi tendenza musicale. Durante la sua carriera da solista, ha iniziato a distogliere lo sguardo dal rock, rivolgendosi ad un panorama decisamente più ampio, proprio come ha raccontato durante questa intervista.
In Fate of Nations, album del 1993, Plant ha cercato di sforzarsi il più possibile per bilanciare suoni più tradizionali, legati al rock, a sound decisamente più sperimentali, verso i quali era attratto. “Mi stavo plasmando per quello che sarebbe accaduto dopo. Quello che ho visto è stata una visione a lungo termine di come sarei dovuto salire a bordo dell’intera questione. A quel tempo, sapevo di essere ‘arrivato’, ma stavo cercando di uscirne, attraverso le canzoni prodotte dopo aver perso John (Bonham)“, ha raccontato Robert a Steven Hyden.
Qualsiasi cosa abbia causato questo “cambio di direzione“, ha fatto sì che Plant continuasse a produrre alcuni degli album meglio accolti della sua carriera, e sembra proprio determinato a continuare a percorrere questa strada anche nel prossimo futuro. “Un tour di pensionamento? Fra circa 10 milioni di anni.” ha concluso il rocker.
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