Dateci dentro, figli di… Kick Out The Jams degli MC5

I Motor City 5 di Detroit erano una forza della natura. Una collisione esplosiva di rock’n’roll straripante di energia, free jazz psichedelico, politica libertaria radicale, accenni di r&b ricco di soul, coscienza sociale alimentata dalle droghe, e pura potenza rivoluzionaria. Dopo aver attraversato la scena live di Detroit come una lama infuocata, il gruppo pubblicò un paio di singoli in due anni (I Can Only Give You Everything/One Of The Guys, Looking At You/Borderline) per due etichette indipendenti, la Trans Love Energies (legata all’AMG) e la A Square. Successive ristampe e una reputazione sempre crescente conquistata sul campo dei concerti, che combinavano il lato spirituale con quello sedizioso, attrassero l’attenzione dell’Elektra Records, che nel 1968 mise sotto contratto il gruppo.

Quanto ci volle perché la situazione precipitasse e i dirigenti della Elektra si sentissero offesi e mollassero gli MC5? “Un attimo”, ci dice Kramer. “Sapevamo benissimo che nessuna radio avrebbe fatto passare ‘Kick out the jams, motherfucker’, così per il singolo registrammo una versione che diceva ‘Kick out the jams, brothers and sisters’. Dicemmo all’Elektra di aspettare fino a che non fosse stato alto in classifica prima di pubblicare il disco. Perché quando sarebbe successo, allora sarebbero stati cazzi, ma avremmo vinto noi con un singolo di successo dalla nostra parte.

(...) Subito dopo, gli MC5 si accasarono con l’Atlantic e la loro storia continuò, ma a distanza di 50 anni "Kick Out The Jams" mantiene la sua feroce energia. “Non mi stanco mai di suonarla”, ci dice Kramer entusiasta. “Ogni volta è eccitante. Anche all’acustica. È un entusiasmo insito nel DNA della canzone. Non ci riesci a suonarla ed essere noioso. È impossibile”.

L’articolo integrale su Classic Rock 76 che si può acquistare qui.

 

 

Un estratto dall’articolo di Ian Fortnam tratto da Classic Rock 76

Cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti, o sulle pagine Instagram e Facebook!

Rimani sempre sul pezzo, leggi Classic RockProg e Vinile, abbonati online o acquista la tua copia nelle migliori edicole.

E per gli e-readers, la vostra rivista Rock preferita si trova anche su Pressreader, Airdolomiti, Zinio, Amazon Kindle e Paperlit.

Redaest

Share
Published by
Redaest

Recent Posts

Voglia di KRAUTROCK? Eccovi la playlist!

Se vuoi entrare ancora di più nel mondo del KRAUTROCK, ascolta la playlist firmata Guido…

9 ore ago

“Dream On”, il tributo di MISS VELVET a Steven Tyler

Una voce potente, quella di MISS VELVET: ecco il suo tributo a Steven Tyler, “Dream…

11 ore ago

Un viaggio nel tempo: tra mangianastri e audiocassette

Ricordate i tempi in cui bastava una penna per riavvolgere il nastro di un'audiocassetta e…

2 giorni ago

Il prog è ancora vivo? Gli artisti del nuovo millennio

Il prog non è relegato agli anni 70, al contrario, è ancora vivo e scalpitante.…

3 giorni ago

La morte di Brian Jones: tra leggende, satanismo e droghe

Brian Jones, anima dei Rolling Stones, diede letteralmente la propria anima per la band. Ma…

4 giorni ago

Art Garfunkel e l’album dalle sei copertine

Qualche curiosità su FATE FOR BREAKFAST, il primo album di Art Garfunkel a non entrare…

4 giorni ago

This website uses cookies.