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Go Go Diva: cinque domande a La Rappresentante di Lista

Si intitola “Go Go Diva” il terzo album de La Rappresentante di Lista: l’intervista

Si intitola “Go Go Diva” ed è stato pubblicato a dicembre dalla Woodwarm il terzo album de La Rappresentante di Lista, il duo siciliano formato da Dario Mangiaracina e Veronica Lucchesi.

Abbiamo intervistato Dario Mangiaracina.

Come è nata “Go Go Diva”, la protagonista dell’album?
Ci è venuta in soccorso Lady Godiva una notte di alcuni mesi fa, mentre io e Veronica stavamo chiacchierando: ci piaceva l’immagine di questa nobildonna che usa il corpo per protesta, l’atto di spogliarsi per andare contro al marito; ci sembrava anche che ci fosse un raffronto con quello che stavamo scrivendo, in particolare nel gesto di spogliarsi: nel disco si parla molto di corpo. Da Lady Godiva a Go Go Diva il passaggio è stato semplice.

Definite la vostra “Queer Music”: qual è il significato?
È un termine preso a prestito dalla politica sessuale e identità di genere; ragionando sul termine, togliendo tutti i significati sessuali e spostandosi verso il campo artistico ci sembra indichi bene un genere trasversale, senza un preciso riferimento, un modo di descrivere l’idea post moderna della fluidità anche rispetto al genere musicale.

Siete un unicum di canzoni e teatro: come lavorate all’insieme?
Come tutti gli unicum ben fatti non c’è molta testa, non ragioniamo su questa sintesi di linguaggi diversi; la nostra formazione è tale da portarci a spaziare dalla scrittura alla rappresentazione teatrale: un po’ come i bilingue che tendono a mescolare i lemmi e quindi a usare una parola di una lingua piuttosto che dell’altra a seconda dell’efficacia. Il teatro sicuramente ci aiuta nella rappresentazione live dei brani, ci costringe all’attenzione ad altri dettagli come i costumi di scena, la fisicità, ecc.

Come ti trovi a lavorare in duo?
Come in tutti i duo la cosa bella è che ci sono aspetti che accrescono la nostra capacità creativa ed efficacia; cerchiamo di essere uno lo specchio dell’altro anche nella scrittura; per questo disco abbiamo preso per esempio un unico documento word modificandolo a distanza; questo dà la possibilità di modificare senza l’ansia di sapere esattamente le implicazioni personali del testo nel proprio vissuto.

Tre aggettivi per definire “Go Go Diva”?
Nuda, notturna, … una strana creatura un po’ donna e un po’ adolescente!

 

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