Accompagnato dal pianista Danilo Rea e dalla Roma Jazz String Orchestra, Paoli realizza un doppio album che destruttura la forma canzone lasciando spazio a un fiorire di suggestioni e ricordi saturi di note sospese, come abbozzi di un lungo viaggio che potrebbe terminare domani o non finire mai.
Il primo Cd della raccolta – Canzoni Interrotte – è infatti composto da quattro lunghe suite (Estate, Inverno, Primavera, Autunno) in cui si stendono veri e propri flussi di coscienza dove il cantautore si lascia andare a digressioni sull’amore, il tempo perduto, l’amicizia, certamente la morte ma ancor più la vita. Il viaggio sussurrato di un vecchio pirata esistenzialista che sorprendentemente decide di abbandonare la costa per raccontare, con ispirazione e ironia, quel mare profondo dove le onde fanno paura ma l’acqua è molto più blu.
E se il secondo cd – I Ricordi – alla fine prova a riportarci a riva, presentando versioni jazzate di alcuni suoi successi, noi restiamo più volentieri al largo, intenti a chiederci come sia possibile che nell’Italia di oggi a osare sia un tizio nato nel 1934.
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