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PIXIES: il ritorno

I Pixies, padrini dell’indie-grunge tornano a raccontarci storie di sesso malato e decapitazioni miracolose.

I Pixies sono tornati, pronti ad affrontare nuovamente tutti i loro demoni! Recentemente, il chitarrista della band, Joey Santiago, è entrato in riabilitazione da dipendenze, mentre il loro nuovo disco Head Carriera, il secondo da quando si sono riformati nel 2004, è una rilettura più matura del loro stile.

Black Francis ha svelato a Classic Rock tutte le magagne.

Che effetto ha avuto l’entrata in terapia di Joey?
Che nel nostro calendario c’è un piccolo punto interrogativo. Non so dire quanto ci colpirà. Siamo molto bravi a mettere tra parentesi i cazzi delle nostre vite private e dire: “Va bene, ora siamo in tour, per cui mettiamoci a lavorare”. Bisogna stare con i piedi per terra, tornare alla vita reale, ai figli, alle mogli, alle varie relazioni, alle bollette e agli alimenti da pagare alle ex mogli.

Quando nel 2014, dopo un break di 13 anni, avete realizzato INDIE CINDY, che tipo di gruppo avete (ri) scoperto di essere?
L’idea geniale e melodrammatica di Gil [Norton, produttore, ndr] è stata dirci che ce n’eravamo andati su un altro pianeta a suonare la nostra musica e che ora eravamo tornati per far vedere alla gente cosa avevamo combinato. E noi ce la siamo bevuta!

HEAD CARRIER si cala nei suoni e nella mitologia dei vostri primi lavori, tipo SURFER ROSA e DOOLITTLE.
La mitologia è una delle cose che mi attirano di più. Ad esempio, Head Carrier [il brano che dà il titolo al disco] fa riferimento alla storia di St Denis di Parigi, il Santo decollato. Il miracolo della decollazione è che la testa viene staccata dal corpo e interviene il miracolo – testa e corpo, pur separati, restano in vita per breve tempo. Noi non cantiamo l’attualità, anche se non ho potuto fare a meno di notare: “Cavolo. Canto di un tipo decapitato e nei notiziari ultimamente ci sono un sacco di decapitazioni, vero?”. In un certo senso, ciò conferma che è giusto interessarsi di un argomento ben specifico.

È vero che Kim Shattuck, la bassista ad interim prima di Paz, è stata licenziata per aver fatto stage diving?
Sicuramente non è stato questo il motivo. È vero però che ha avuto dei problemi. Diciamo che… siamo i Pixies, facciamo musica, siamo semplici operai che lavorano. Non siamo dei montati. Non abbiamo regole. Ma poi quando qualcuno fa qualcosa al di fuori di quello che facciamo di solito, qualcosa che ci fa sentire
a disagio… allora capisci che invece abbiamo delle regole precise. Per lei, dev’essere stato frustrante.

Leggi l’intervista completa ai Pixies sul numero #50 di Classic Rock Italia! In edicola dal 23 dicembre. Abbiamo chiuso il 2016 in bellezza, non perderti questo numero!

 

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