Categories: ArticoliVinile

Pino Daniele: cinque anni senza di lui. Lo ricordiamo con un suo disco storico

Sono passati 5 anni dalla scomparsa di Pino Daniele. La sua musica rimarrà per sempre.

Oggi, 4 gennaio 2020, ricorre il quinto anniversario della scomparsa di Pino Daniele. Era il 2015 quando la notizia fu diffusa da Eros Ramazzotti, grande amico del cantautore, lasciando per sempre un vuoto nella musica italiana. A colmarlo rimangono, però, le grandi canzoni composte da Pino Daniele, vere pietre miliari della nostra cultura.

Per ricordarlo, omaggiamo il suo secondo disco, PINO DANIELE, uscito nel 1979, che lo scorso ottobre ha compiuto 40 anni.

Concepimento di basso profilo per quella che sarebbe dovuta essere una raccolta di canzoni “di quartiere” (Porto, quell’angolo di Napoli che lo aveva visto nascere e crescere) e che si rivela poi un lavoro dai contenuti universali, a dispetto della sua connotazione così fortemente partenopea.

Con un successo inarrivabile come Je so’pazzo, PINO DANIELE è un album tra i più interessanti e complessi del musicista napoletano. Il suo intento di mescolare generi e influenze diversi, ignorando i recinti costruiti dalla critica, si era già manifestato in TERRA MIA ma anche qui musica statunitense e tradizione partenopea creano un intreccio, benché filtrato da un approccio intimistico. Ogni pezzo porta in sé un’ombra di dolore indefinito e inesprimibile, di malinconia sottile e sottesa: la “pucundria”, che i neri d’America chiamavano “blues” – più che un modulo di dodici battute (Uè Man!), uno stato esistenziale (Chi tene ’o mare, Viento).

Il legame con la tradizione è ancora fortissimo: negli intervalli armonici (la quarta aumentata di Ninnanàninnanoè), nei melismi vocali (Donna Cuncetta), nell’uso delle percussioni. Tra le cifre sonore create da una band stellare, va menzionato il piano elettrico di Ernesto Vitolo, sapiente e puntuale, evocativo di un pop-rock nordamericano di fine Settanta – delicato in Basta na jurnata ’e sole, irresistibile in Je sto vicino a te. Accanto, il groove nerissimo e furioso del sax di Senese (Chi tene ’o mare). La chitarra duttile e la voce di Pino Daniele governano dolcemente ogni cosa, con una straordinaria consapevolezza dei propri mezzi espressivi. Disco grintoso e soave, equilibrato e commovente

Questa la tracklist:

Je sto vicino a te / Chi tene ’o mare / Basta na jurnata ’e sole / Je so’ pazzo / Ninnanàninnanoè / Chillo è nu buono guaglione / Uè Man! / Donna Cuncetta / Il mare / Viento / Putesse essere allero / …e cerca ’e me capì

L’articolo completo lo trovi su Vinile 22, disponibile sul nostro store online.

Susanna Buffa

Share
Published by
Susanna Buffa

Recent Posts

Quando Freddie Mercury scrisse “Killer Queen” in una notte | CLASSIC ROCK

Scritta per essere inserita nel terzo album dei Queen, "Killer Queen" si rivelò da subito…

14 ore ago

Quando De André superò i Led Zeppelin nelle classifiche

De André costruì un concept album sul tema dei vizi e delle virtù. E sbancò…

21 ore ago

E cosa c’entra Beyoncé su «Classic Rock»?

"Vi consiglio di ascoltare COWBOY CARTER di Beyoncé, magari fra un Metallica e un Pink…

2 giorni ago

Fuori oggi l’attesissimo numero di CLASSIC ROCK

Finalmente in edicola e online, il nuovo numero di CLASSIC ROCK con in copertina la…

3 giorni ago

Esce oggi il nuovo numero di VINILE

In copertina Fabrizio De Andrè, con i 60 anni di “Marinella”, e poi Claudio Lolli,…

3 giorni ago

Freddie Mercury, Elton John e Rod Stewart avrebbero potuto formare un gruppo

Domani esce il nuovo numero di Classic Rock! Ed ecco come tre delle personalità più…

4 giorni ago

This website uses cookies.