Il rapporto tra Carosello e la musica è sempre stato molto stretto. E in più di un’occasione la pubblicità ha utilizzato i brani lanciati dalla celebre manifestazione per bambini, lo Zecchino D’Oro.
La prima azienda a fare diretto riferimento allo Zecchino fu la Plasmon, che all’inizio del 1963 realizza la serie Le canzoni della mamma in cui – in mezzo a bambini di varie nazionalità – vediamo il piccolo Luciano Guerreschi, meglio noto come Pilù, come il brano interpretato allo Zecchino d’Oro del 1960.
A fine estate, la serie diventa Le canzoni dei bambini: protagonista unico è Gianfranco Tonello, fresco vincitore dello Zecchino con Non lo faccio più.
Dal 1967 il legame tra lo Zecchino e Carosello si rinsalda, grazie a Cino Tortorella – Mago Zurlì, che per la dolce Euchessina introduce molte hit della manifestazione, e al piccolo Valter Brugiolo – Popoff, protagonista di una serie di caroselli per i formaggini Milkana.
Il Piccolo Coro approda invece a Carosello nel 1969, riproponendo per conto del caseificio Prealpi quattro canzoni appena lanciate: Ciao Napoleone, Sarà vero?, Cin-ciu-e e la vincitrice Tippy, il coniglietto hippy.
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