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Mi ritorni in mente… LUCIO BATTISTI!

Nel giorno del suo settantasettesimo compleanno, omaggiamo Lucio Battisti ricordando la storia di uno dei suoi brani più emozionanti.

Cantautore e polistrumentista dal carattere meticoloso quanto riservato, Lucio Battisti ha rivoluzionato senza dubbio la musica italiana. Grazie alla collaborazione con il paroliere Giulio Rapetti, in arte Mogol, Battisti ha regalato al mondo capolavori quali Emozioni, Il mio canto libero, Un’avventura.

Vogliamo ricordarlo oggi, nel giorno in cui avrebbe compiuto settantasette anni, raccontando la storia di uno dei suoi brani più celebri ed emozionanti: Mi ritorni in mente.

La struggente melodia di Mi ritorni in mente trae le sue origini da Non chiederò la carità, un brano composto da Battisti nel 1965, prima dell'incontro con Mogol. Sappiamo che l'autore la incise con voce e chitarra su un registratore portatile. La registrazione andò però persa. Venne ritrovata solamente nell'estate del 2000 dal collezionista Italo Gnocchi all'interno di un nastro contenente altri 17 canzoni inedite, ma non fu mai pubblicata su disco.

Ci dobbiamo accontentare allora della versione del 1969. Battisti ripescò in quell'anno parti della musica di Non chiederò la carità e chiese aiuto a Mogol, con cui aveva iniziato a collaborare, per la stesura del testo.

Nasce così l’emozionante brano che tutti conosciamo: Mi ritorni in mente

Il testo

Mi ritorni in mente
Bella come sei
Forse ancor di più
Mi ritorni in mente
Dolce come mai
Come non sei tu.

Il brano si apre sul ricordo dolceamaro di un amore ormai finito, che potrebbe essere autobiografico come universale. Il protagonista innamorato ricorda la donna con la quale fino a poco tempo prima condivideva una relazione. Lo fa con aria sognante, desiderando riaverla con sé, anche se è drammaticamente consapevole dell'impossibilità di un ritorno di fiamma. La donna appare inoltre dolce solo nel ricordo, non nella realtà, che è invece ben diversa.

Quella sera
Ballavi insieme a me
E ti stringevi a me
All'improvviso
Mi hai chiesto "lui chi è?"
"Lui chi è?"
Un sorriso
E ho visto la mia fine sul tuo viso
Il nostro amor dissolversi nel vento
Ricordo, sono morto in un momento.

Moriamo un po' anche noi, nel ricordo del protagonista che si fa sempre più preciso e puntuale. L'innamorato non dimentica il momento esatto in cui la sua donna l'ha lasciato, distratta dall'interesse verso un altro uomo.

Il cantante di Poggio Bustone (RI) si esibì più volte con Mi ritorni in mente, a cominciare dall'ottobre del 1969, quando Battisti partecipò al programma radiofonico di Radio 2 Gran varietà

Il brano colpì la mente e il cuore di moltissimi italiani, così Battisti e Mogol pensarono di lanciarlo anche all'estero.

Mogol e Scott tradussero il testo in inglese, testo che assunse il titolo di Wake Me I Am Dreaming. La canzone, infine, venne affidata al gruppo britannico Love Affair. Nella loro interpretazione, tuttavia, i Love Affair inclusero esclusivamente la strofa che apre la canzone. Il brano venne pubblicato nel 1971 ma ebbe uno scarsissimo successo, sicuramente indegno dei suoi reali produttori.

Se la melodia è rimasta pressoché la stessa, l'assenza della voce commovente di Lucio Battisti è senza dubbio imperdonabile. Lo stesso vale per le cover e le numerose reinterpretazioni successive, da Franco Cassano a Claudio Villa e da Fiordaliso alle Vibrazioni.

Lucio Battisti, ancora oggi... come ci ritorni in mente!

Marialuisa Miraglia

Nata negli anni sbagliati, amo guardare film in bianco e nero e sorseggiare tè caldo mentre "The Dark Side of the Moon" corre sul giradischi.

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Marialuisa Miraglia

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