Il maestro ha lasciato dietro di sé una lunga scia di innovazioni nate dalle sue tante sperimentazioni in campo musicale e non. Una di queste è il genere artistico del teatro canzone, la cui nascita viene collegata proprio a Gaber e al paroliere e pittore Sandro Luporini.
Facciamo un passo indietro: siamo nell'ottobre 1970 e negli Studi Regson di Milano si mette in scena Il Signor G, spettacolo teatrale il cui protagonista è proprio Giorgio Gaber. Concluso lo spettacolo, si decise di farne un album dallo stesso titolo che alternasse brani cantati e parti dei monologhi messi in scena da Gaber e scritti dal cantautore e da Luporini.
Dopo questo primo esperimento, la stessa tecnica venne applicata diverse volte in numerose altre occasioni. Eccone un esempio: si tratta del brano Il comportamento estratto dall'album del 1976, LIBERTÀ OBBLIGATORIA. Come si nota dal video, la performance del brano è preceduta da una breve introduzione, un monologo ironico.
Se volessimo dare una descrizione più tecnica del teatro canzone, diremmo che si tratta di una forma artistica che, legando musica e teatro, fa sì che tutti gli elementi che la compongono – testo del brano, musica, scrittura del monologo e luci – siano studiati in modo da dare allo spettatore proprio l'impressione di trovarsi immerso in una rappresentazione teatrale un po' atipica, trascinandolo in una performance nella quale l'emotività si trova al centro.
Ovviamente, la gran parte del lavoro è stata fatta dalla presenza scenica e dalla grande personalità di Gaber che è stata posta in primo piano da alcune scelte stilistiche come, per esempio, il fatto di trattare temi politici, culturali e sociali in maniera apparentemente scherzosa ma lasciando intravedere, a uno spettatore attento, tutta la profondità con la quale veniva trattato l'argomento.
Essendo così fortemente legata alla personalità di Gaber, la forma artistica del teatro canzone ha faticato a trovare altri esponenti di altrettanto rilievo dopo la scomparsa dell'artista, avvenuta nel 2003. Per fortuna, però, sia questo genere artistico che tutto il resto della produzione di Gaber sono stati protetti e promossi dalla Fondazione Gaber, nata nel 2006 da un'idea del giornalista Andrea Scanzi, appassionato del maestro e già autore di uno spettacolo teatrale a lui dedicato.
Se volete saperne di più sulla carriera di Gaber, dunque, vi consigliamo di dare un'occhiata al sito ufficiale della fondazione che contiene diverse perle rare e alcune novità oltre a un'archivio dettagliato delle opere del Signor G.
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