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Cosa unisce gli U2 ai Ramones?

Il 15 aprile del 2001, prima di morire, Joey Ramone ascolta In a Little While degli U2. Nel 2014, gli U2 lo ricordano e omaggiano con un loro brano.

Esiste un legame profondo tra la band irlandese regina del pop rock, gli U2, e il gruppo punk rock dei Ramones. Un legame fatto di concerti in gioventù, destini ben tracciati e influenze musicali, ma anche di affetto e stima reciproca.

È il 15 aprile del 2001 e l'iconico frontman dei Ramones, Jeffrey Ross Hyman, meglio conosciuto come Joey Ramone, è ricoverato in ospedale per l'aggravarsi del suo tumore al sistema linfatico. Prima di morire, ascolta una canzone: In a Little While degli U2. Il brano racconta i “postumi di una sbornia d'amore”, ma per Joey non è che l’ultima, dolce, ninna nanna.

Bono Vox, che in quel momento si trova in Nord America con gli U2 per il tour di supporto all'album ALL THAT YOU CAN’T LEAVE BEHIND, decide di dedicare a Ramone la sua In a Little While. La canzone, nata come una ballata rock, diventa così un gospel e un canto d'addio.

Per capire il perché di questi omaggi e rimandi reciproci dobbiamo tornare un po' più indietro negli anni, al 1978. Era una sera di settembre e Bono, Larry, Dave e Adam, che allora si chiamavano ancora The Hype, ma che di lì a poco sarebbero diventati gli U2, andarono a vedere il concerto dei Ramones a Dublino.

Bono aveva allora 18 anni e un passato tormentato, sconvolto dalla morte quasi contemporanea della madre e del nonno. L’incontro con la musica punk rock del noto gruppo statunitense è per lui una folgorazione.

Passano gli anni, gli U2 conoscono il successo. Vendono oltre 170 milioni di dischi, 22 premi ai Grammy Award, due Golden Globe. Ma, si sa, il primo amore non si scorda mai.

Nel 2014, la formazione irlandese pubblica SONGS OF INNOCENCE, tredicesimo album in studio: un album molto intimo, personale, per molti membri della band profondamente autobiografico.

Tra le tracce, spicca un'esplicita lode a Joey Ramone, nominato esplicitamente. Stiamo parlando di The Miracle (of Joey Ramone), estratta anche come singolo.

La storia di The Miracle è quella di un ragazzo timoroso, che ha voglia di emergere ma non ha ancora trovato la sua voce, tra i fantasmi e le difficoltà della vita. Un ragazzo che soffre, ma che “vuole essere la melodia sopra il rumore e sopra il dolore”:

I was chasing down the days of fear
Chasing down a dream before it disappeared
I was aching to be somewhere near
Your voice was all I heard.

I was shaking from a storm in me
Haunted by the spectres that we had to see
Yeah, I wanted to be the melody
Above the noise, above the hurt.

Poi, durante un concerto, il protagonista ascolta la voce che risuona dal palco e capisce che, in fondo, non è poi così diversa dalla sua. Avviene dunque il miracolo”. Il ragazzo comprende infatti che, se già altri hanno saputo esprimere attraverso la musica le loro emozioni, e lo hanno fatto con un “suono bellissimo”, nulla gli impedisce di provare a esprimere le sue. Prima o poi anche lui verrà ascoltato.

I woke up at the moment
When the miracle occurred
I get so many things I don't deserve
All the stolen voices
Will someday be returned
The most beautiful sound I'd ever heard
Your voices will be heard.

Non servono ulteriori spiegazioni. I riferimenti sono chiari: quel lontano giorno di settembre del 1978, un diciottenne soprannominato Bono Vox scoprì che nella vita avrebbe potuto fare una sola cosa: calcare le orme dei Ramones, per poi provare a lasciare le sue.

Marialuisa Miraglia

Nata negli anni sbagliati, amo guardare film in bianco e nero e sorseggiare tè caldo mentre "The Dark Side of the Moon" corre sul giradischi.

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Marialuisa Miraglia

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