Demis Roussos: dagli Aphrodite’s Child al Festivalbar

Era il 1971 quando l'artista greco degli Aphrodite's Child colse la possibilità di farsi strada nel mercato musicale italiano. Ecco come. 

Fu un'infanzia piuttosto travagliata quella del bassista e cantante greco Demis Roussos (all'anagrafe Artemios Ventouris-Roussos): nato ad Alessandria d'Egitto da genitori di origine greca, fu costretto a trasferirsi ancora piccolissimo nel paese d'origine per via di importanti dissidi finanziari

Prima della caduta in rovina della propria famiglia, il piccolo Demis si era dedicato strenuamente alla sua grande passione: la musica. Studiò infatti il solfeggio e la tromba per poi inizare a esibirsi come solista. 

Nemmeno la crisi finanziaria e il ritorno in patria gli impedirono di perseguire il suo sogno. Una volta tornato in Grecia, infatti, Roussos militò in diversi gruppi tra cui gli Aphrodite's Child, ai quali rimase fedele durante tutta la loro esistenza (vi abbiamo parlato qui di come nacque il gruppo, di cui faceva parte anche il grande compositore Vangelis).

Demis fu uno dei membri fondatori della band, nonché suo punto forte grazie al suo interessantissimo falsetto. Band che, verso la fine degli anni 60, iniziò a proporre la propria musica: un mix di sonorità vicine al rock progressivo con influenze derivanti dalla musica classica e, ancora, dalla musica popolare e folk tipica dell'area mediterranea

Con questo mix eclettico di suoni, gli Aphrodite's Child diventarono diretti protagonisti del maggio francese con il loro singolo Rain and Tears. Il brano, nel 1968, risuonò nelle radio di tutta Europa.

La band sfiorò anche l'idea di calcare il palco dell'Ariston per l'edizione del 1969 del Festival di Sanremo preparando appositamente dei brani per il pubblico italianoLontano dagli occhi e Quando l'amore diventa poesia. Questa occasione, però, non si realizzò mai, perché i musicisti vennero esclusi dagli organizzatori del Festival in favore di altri artisti

Roussos, tuttavia, ebbe comunque occasione di farsi apprezzare dal pubblico italiano quando, nel 1971, mentre il progetto degli Aphrodite's Child stava giungendo al termine, si esibì come solista al Festivalbar. Su quel palco, Demis vinse con il suo singolo We Shall Dance. 

Era l'inizio della fortuna di Roussos nel Belpaese. We Shall Dance si piazzò infatti al secondo posto in classifica. Solo un paio di anni più tardi, Roussos si aggiudicò nuovamente la possibilità di partecipare al Festivalbar 1973 con il suo brano di incredibile successo europeo Forever and Ever.

Nel giorno in cui Demis Roussos avrebbe compiuto 74 anni, lo ricordiamo ascoltando proprio questo brano, considerato da molti come uno dei pezzi di maggiore successo mai realizzati dall'artista. 

Alessia Marinoni

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