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Todd Rundgren: il pioniere dello streaming musicale

Era il 1997 quando Todd Rundgren si imbarcò in un progetto decisamente all'avanguardia per l'epoca: proporre il suo lavoro online. 

Un articolo del «Chicago Tribune» del gennaio 1997 veniva intitolato "Todd Rundgren vede il suo futuro su Internet". Ora sembrerebbe un'ovvietà: non si può negare che l'industria musicale si sia ampiamente appoggiata al web per espandersi, soprattutto in tempi recenti. I servizi di musica in streaming stanno infatti prendendo sempre più piede in tutto il mondo.

Ventitré anni fa, però, il contributo che Internet avrebbe potuto dare all'industria musicale non era ancora così delineato, la rete era ancora, se non dominio di pochi, almeno un mondo le cui potenzialità non erano ancora state sfruttate appieno

Dall'industria musicale di quel periodo, legata indissolubilmente ai negozi di dischi e a tecniche di marketing da lui ritenute obsolete, Rundgren volle distanziarsi. A costo che le sue idee sembrassero fin troppo all'avanguardia per il pubblico di quel periodo.

Così, nel febbraio dello stesso anno, Rundgren divenne il primissimo artista a proporre il suo lavoro esclusivamente sul web utilizzando quello che oggi potremmo definire come l'antenato dello streaming online: pagando una tassa di iscrizione annuale, i suoi fan potevano avere accesso al suo intero repertorio con la possibilità di scaricare i brani dell'artista.

Inoltre, ai fan fu offerta anche l'opportunità di unirsi a chat online, ascoltare tracce inedite o registrazioni live mai pubblicate in precedenza. Tramite Internet, inoltre, gli appassionati della musica "materiale" potevano anche ordinare i CD di Rundgren. 

Una tecnica ancora inedita in quel periodo che fu definita da Rundgren stesso come "Una finestra continua sul mio processo creativo in atto".

L'idea nacque in seguito alla pubblicazione del suo album THE INDIVIDUALIST che avvenne nell'ottobre del 1995. In quel periodo, l'artista nutrì qualche dubbio sull'industria musicale. Gli sembrava infatti che questa non avesse nessuna intenzione di promuovere il suo lavoro come lui avrebbe voluto

THE INDIVIDUALIST è un album molto particolare nel quale Rundgren, come polistrumentista, si trova a suonare tutti gli strumenti presenti nei diversi brani. Già con THE INDIVIDUALIST si può iniziare ad apprezzare l'amore dell'artista per la tecnologia: ogni canzone, infatti, può essere "giocata" come se si trattasse di un videogioco tramite dei video interattivi abbinati a ogni traccia, a cui i fan potevano avere accesso inserendo il disco nel lettore del proprio computer.

Il video qui sotto, per esempio, presenta degli spezzoni dei video interattivi abbinati al brano Cast the First Stone:

Insomma, è chiaro: siamo davvero di fronte a un visionario, qualcuno che seppe vedere oltre il muro imposto dalle case discografiche in un tempo ancora non del tutto maturo per lo streaming online e che seppe distaccarsi dall'industria musicale più mainstream per seguire il proprio istinto.

Diversi anni più tardi possiamo dire che le previsioni di Rundgren furono veramente azzeccate

Alessia Marinoni

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Alessia Marinoni

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