Il memorabile esordio di KT Tunstall

Fu un'esibizione in particolare a far spiccare il volo a KT Tunstall e al suo primo album, EYE TO THE TELESCOPE. Ve la raccontiamo qui.

Diversamente da molti altri artisti che crebbero circondati da influenze musicali provenienti dalle proprie famiglie d'origine, KT Tunstall – all'anagrafe Kate Victoria Tunstall – divenne adulta in una famiglia di accademici non particolarmente interessati all'ambiente musicale e senza quasi nessun disco da ascoltare in casa.

Il padre adottivo, infatti, (Kate era nata in Scozia da una ragazza madre che, non potendo garantire un futuro brillante alla figlia, aveva deciso di darla in adozione) doveva portare degli apparecchi acustici in seguito alla perdita dell'udito e voleva evitare qualsiasi cosa che potesse creare interferenze indesiderate con tali apparecchi. 

Nonostante ciò, fin da bambina, Kate iniziò a sentire il richiamo della musica e le sue inclinazioni artistiche vennero assecondate dai genitori che le regalarono il suo primo pianoforte, a solo quattro anni.

Da adolescente, Kate si trasferì negli States per frequentare un collegio e, nello stesso periodo, iniziò ad esibirsi come artista di strada. Il suo percorso artistico l'avrebbe vista poi perseverare negli studi presso la Royal Holloway di Londra

Così cominciò anche la sua carriera come musicista: Kate inaugurò i suoi vent'anni suonando in alcune band indie e scrivendo molti dei testi delle band nelle quali militava. 

Poi, nel 2004, ecco la svolta tanto attesa: dopo il suo primo contratto con l'etichetta indipendente Relentless Records, Kate pubblicò il suo primo album come KT Tunstall: EYE TO THE TELESCOPE.

Il titolo dell'album è un riferimento diretto ad alcuni ricordi di infanzia di Kate, che passava alcune delle sue giornate con suo padre presso il laboratorio di fisica dell'università di St. Andrews, dove questi lavorava come docente.

L'album fu un successo anche perché venne lanciato con un'esibizione memorabile di Black Horse and the Cherry Tree, brano di punta, che sarebbe diventato una hit di lì a poco.

In particolare, parliamo dell'esibizione che ebbe luogo durante lo show musicale britannico Later...with Jools Holland e che Kate ebbe solo circa ventiquattro ore per preparare. Fu chiamata infatti a prendere il posto di un altro artista dopo che quest'ultimo dovette rimandare la propria performance. La cantante studiò l'esibizione in modo che potesse esserci solo lei sul palco assieme alla sua chitarra, al suo tamburello, all sua loop station e, ovviamente, alla sua voce

All'inizio del 2015, l'album venne pubblicato nuovamente e, grazie alla favolosa performance di Kate, schizzò in vetta alla classifica britannica, arrivando fino al terzo posto. 

Oltre a Black Horse and the Cherry Tree, hit indiscussa del periodo e brano dell'anno 2005 in Inghilterra, l'album d'esordio di KT Tunstall contiene un'altra canzone che divenne incredibilmente popolare: Suddenly I See, brano sull'empowerment femminile per il quale la Tunstall si lasciò ispirare da un'altra grande artista, Patti Smith.

In effetti, la Tunstall avrebbe raccontato che proprio vedendo ciò che Patti Smith era riuscita a fare, capì che anche lei avrebbe voluto seguire le sue tracce e fare della musica la propria vita

Vi lasciamo ascoltare, mentre auguriamo un buon compleanno alla cantante, uno dei tre video registrati per questo pezzo (uno per il mercato inglese, uno per quello statunitense e l'ultimo registrato sotto forma di cartone animato). Eccolo nella sua versione animata.

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