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La Marcia su Washington e l’inno di libertà di Peter, Paul and Mary

Si trattò di un evento più unico che raro, al quale la band folk di Peter, Paul and Mary fu presente con la propria musica, insieme a Joan Baez, Bob Dylan e altri. Ecco cosa accadde. 

Correva l'anno 1963 quando venne indetta una delle più famose manifestazioni politiche per il sostegno ai diritti civili per gli afroamericani di tutti i tempi. Più precisamente, era mercoledì 28 agosto e la manifestazione in questione era la marcia su Washington per il lavoro e la libertà.

Fu in quell'occasione che l'attivista politico sostenitore del movimento per i diritti civili Martin Luther King pronunciò il suo famoso discorso I Have a Dream (o Io ho un sogno, in italiano):

Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. [...] Il 1963 non è una fine, ma un inizio. E coloro che sperano che i neri abbiano bisogno di sfogare un poco le loro tensioni e poi se ne staranno appagati, avranno un rude risveglio, se il paese riprenderà a funzionare come se niente fosse successo. [...] Io ho un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho un sogno, oggi!

Fu uno dei momenti più toccanti, profondi e mai dimenticati della storia recente quello in cui Martin Luther King prese il microfono in quella calda giornata estiva. 

Ad ascoltarlo ci furono circa 300.000 persone che parteciparono attivamente alla marcia donando il loro pieno supporto alla causa. Molti dei partecipanti provenivano da diverse unioni per i diritti civili, ma anche da organizzazioni religiose e sindacali

Oltre ad aver sensibilizzato molte persone sul tema della parità dei diritti civili per i cittadini afroamericani, la marcia del 1963 ha contribuito anche a far approvare il Civil Rights Act dell'anno successivo, una legge il cui maggior merito è stato quello di aver abolito la segregazione razziale nelle scuole, nei posti di lavoro e negli edifici pubblici in generale. Fino a quel momento, in effetti, la segregazione era stata una piaga che aveva oppresso la società statunitense per molti e lunghi anni

Come testimoni e sostenitori di un tale evento epocale ci furono anche alcuni esponenti della scena musicale dell'epoca fra i quali ricordiamo Odetta, Joan Baez, Bob Dylan e il gruppo folk Peter, Paul and Mary. Questi ultimi si esibirono portando sul palco la loro recente hit (cover di un brano del 1949 del quale abbiamo parlato in questo articolo) If I Had a Hammer.

Ecco un estratto da questo canto di libertà, che riassume perfettamente lo spirito di unione della marcia e il tema a sfondo politico della canzone.

It's the hammer of justice,

It's the bell of freedom,

It's the song about love between, my brothers and my sisters.

È il martello della giustizia,

È la campana della libertà,

È la canzone dell'amore fra i miei fratelli e le mie sorelle.

Alessia Marinoni

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Alessia Marinoni

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