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Negata la libertà condizionale a Mark Chapman, assassino di John Lennon

Mark David Chapman, che nel 1980 sparò a John Lennon, ha chiesto la libertà vigilata per l’undicesima volta. La sua richiesta è stata nuovamente rifiutata.

Mark Chapman resterà in cella per almeno altri due anni. A riportarlo è NME. Mark David Chapman, che l'8 dicembre del 1980 sparò all'ex Beatle fuori dal Dakota Building, poco dopo che il musicista gli aveva autografato un disco, sta scontando la sua pena nel carcere Wende Correctional Facility della Contea di Erie, nello stato di New York, vicino a Buffalo.

Dal 2000, avendo scontato il minimo della pena prevista, ossia 20 anni, ha la facoltà di chiedere la libertà vigilata. Ci ha provato già dieci volte, invano. I motivi del nuovo no da parte dei giudici non sono stati resi noti, ma la sentenza del 2018 recitava così:

Lei ha ammesso di aver pianificato con attenzione e poi eseguito l’assassinio di un personaggio famoso per nessuna ragione se non quella di ottenere notorietà. Sebbene la vita di nessun individuo abbia più valore di quella di un altro, il fatto che lei abbia scelto qualcuno che era un uomo famoso e amato in tutto il mondo da milioni di persone, senza pensare al dolore e alla sofferenza che avrebbe causato alla sua famiglia, ai suoi amici e a molti altri, dimostra che lei nutre uno spietato disprezzo nei confronti della santità della vita umana e del dolore e della sofferenza del prossimo.

Durante quell'udienza, Chapman raccontò di vergognarsi ogni anno di più per il suo crimine. Dal canto suo, Yōko Ono ha sempre dichiarato la propria contrarietà alla possibile libertà vigilata di Chapman, preoccupata per i suoi figli e per i fan dei Beatles, che potrebbero cercare l'uomo per punirlo.

La Corte di giustizia, almeno nel 2018, la pensava alla stessa maniera: 

Qualcuno potrebbe tentare o riuscire a fargli del male per rabbia o vendetta, o per le stesse ragioni che hanno portato Chapman a colpire John Lennon, cioè per diventare famoso.

Marialuisa Miraglia

Nata negli anni sbagliati, amo guardare film in bianco e nero e sorseggiare tè caldo mentre "The Dark Side of the Moon" corre sul giradischi.

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Marialuisa Miraglia

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