Categories: ArticoliClassic Rock

Quando i Judas Priest dissero no a “Top Gun”

C'è un evento che K.K. Downing ricorda con un sorriso e un po' di rimpianto: quando i Judas Priest dissero no alla colonna sonora di un futuro cult. 

Negli anni Ottanta il cinema esplodeva sotto la spinta di talentuosi registi e attori emergenti. Molte pellicole facevano riferimento al ricco panorama musicale, diversificato tra le sfumature di rock e heavy metal. In particolare, i portavoci di quest'ultimo, precursori britannici del genere sin dalla fine degli anni Sessanta, erano i Judas Priest. Loro incarnavano quel prototipo estetico che ci si sarebbe aspettato dal metal in tutta la sua dirompenza. Vestiti in pelle, borchie, catene e Harley Davidson sul palco.

Come molte altre band, i Judas Priest hanno avuto i loro alti e bassi, specialmente nell'ultimo periodo. Dal Parkinson del chitarrista e tastierista Glenn Tipton alle continue promesse e smentite di reunion, fino a quando, a scelte fatte, a K.K. Downing non è stato più chiesto di tornare.

Il chitarrista aveva lasciato la band nel 2011, ma si è legato al dito il gesto dei compagni, ritenendosi legalmente ancora un membro della band. E, nonostante il musicista abbia affermato che sin dal 1978 avrebbe voluto lasciare il gruppo, c'è però quel legame affettivo che l'ha sempre spinto a rimanere. Nelle buone scelte e in quelle un po' meno centrate. 

Tra queste ultime ce ne è stata una per cui forse i Judas Priest si mangiano ancora le mani. Si tratta della proposta di collaborazione per la colonna sonora del film Top Gun (1986), oggi molto amato e ritenuto un classico.

All'epoca, quando i produttori si rivolsero alla manager dei Judas Priest, Jayne Andrews, lei fu di diversa opinione. Dalla descrizione che le fecero, le apparve come un progetto di poco spessore e, soprattutto, nessuno conosceva ancora Tom Cruise! Lo stesso K.K. Downing ha dichiarato di non sapere "chi diavolo fosse". La produzione, però, spingeva per avere uno specifico brano della band di quell'anno: Reckless

Questo era già destinato all'album TURBO (1986). In caso di firma del contratto con il film, i Judas Priest avrebbero dovuto cedere tutti i diritti della loro canzone, senza poterla inserire nell'album.

Per questo motivo non cedettero nulla alla produzione del film, privandosi della possibilità di rappresentare quello che sarebbe diventato un cult assoluto.

Come ha spiegato Downing, al momento quella era l'unica soluzione per mantenere la fluidità dell'album così com'era. Togliendo Reckless, quindi, non sarebbe stato lo stesso a livello di resa finale.

Certo è che oggi il chitarrista rimpiange ancora quella scelta... 

Tra queste ultime ce ne è stata una per cui forse i Judas Priest si mangiano ancora le mani. Si tratta della proposta di collaborazione per la colonna sonora del film Top Gun (1986), oggi molto amato e ritenuto un classico.

All'epoca, quando i produttori si rivolsero alla manager dei Judas Priest, Jayne Andrews, lei fu di diversa opinione. Dalla descrizione che le fecero, le apparve come un progetto di poco spessore e, soprattutto, nessuno conosceva ancora Tom Cruise! Lo stesso K.K. Downing ha dichiarato di non sapere "chi diavolo fosse". La produzione, però, spingeva per avere uno specifico brano della band di quell'anno: Reckless

Questo era già destinato all'album TURBO (1986). In caso di firma del contratto con il film, i Judas Priest avrebbero dovuto cedere tutti i diritti della loro canzone, senza poterla inserire nell'album.

Per questo motivo non cedettero nulla alla produzione del film, privandosi della possibilità di rappresentare quello che sarebbe diventato un cult assoluto.

Come ha spiegato Downing, al momento quella era l'unica soluzione per mantenere la fluidità dell'album così com'era. Togliendo Reckless, quindi, non sarebbe stato lo stesso a livello di resa finale.

Certo è che oggi il chitarrista rimpiange ancora quella scelta... 

Francesca Brioschi

Share
Published by
Francesca Brioschi

Recent Posts

Ian Anderson: “Ecco perché il Punk non ha ucciso il Prog”

Ian Anderson ha una teoria particolare per la quale il rock progressivo e i Jethro…

9 ore ago

God save the QUEEN: la tribute band argentina arriva a Milano!

Il tributo argentino di una delle band di rock più famose al mondo è semplicemente…

11 ore ago

THE WITCHES SEED: l’opera rock di STEWART COPELAND a Milano!

La spettacolare e immersiva opera Rock di STEWART COPELAND, con IRENE GRANDI e alcuni brani…

2 giorni ago

10 segreti di Freddie Mercury | CLASSIC ROCK

Freddie Mercury era una persona meravigliosa che ha lasciato un segno in chiunque incontrasse. Ecco…

2 giorni ago

The classic tales of YES – il tour 2024 in Italia!

Gli YES annunciano finalmente i nuovi appuntamenti che li riporteranno in Italia fra cui la…

2 giorni ago

Arrivano i BLACK CROWES a Milano!

Al TAM Teatro Arcimboldi Milano, il 27 maggio, arrivano i BLACK CROWES per la loro…

3 giorni ago

This website uses cookies.