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RHCP: l’amicizia lunga e turbolenta tra Anthony Kiedis e Flea

Tra le domande che i fan dei Red Hot Chili Peppers si pongono spesso, c'è quella sul rapporto tra il frontman Kiedis e il bassista Flea. I due sono ancora amici?

Quando Flea e Anthony Kiedis si incontrarono la prima volta erano poco più che ragazzini. Si conobbero a scuola, a Los Angeles, sedendosi accidentalmente uno accanto all’altro. Non ci misero molto a diventare amici: come avrebbe ricordato poi Kiedis, i due erano attirati l’uno verso l’altro dall’amore per i guai e per i Grateful Dead.

Mentre cresceva la condivisa passione per la musica – Kiedis influenzò Flea facendogli conoscere in particolare il punk rock – aumentava anche quella per i guai. Così da due menti vivaci e molto poco innocenti uscivano idee da matti. Come quella di saltare dal tetto degli edifici per tuffarsi nelle piscine sottostanti. Un giorno Kiedis si ruppe la schiena. "Non stavo per tuffarmi in piscina", ricorda Kiedis: "Ma ho iniziato a saltare giù dall'edificio all'indietro, facendo cose da Superman".

Nel suo libro Acid For The Children, Flea ricordava così le loro avventure:

Tra i miei amici, ero il ragazzo che cercava sempre di fare qualcosa che spaventasse la gente. Poi ho incontrato Anthony […]. Abbiamo fatto un sacco di stronzate pazzesche.

Quando nacquero i Red Hot Chili Peppers, l’amicizia dei due si era allargata anche a Hillel Slovak, che sarebbe morto nel 1988 per un’overdose da eroina. Avevano iniziato ad abusare della droga, e Kiedis ne era presto diventato dipendente. Flea ricordava quei tempi così:

Iniziò a sembrarmi un orrore, per nulla divertente; non comunicavamo in modo sano.

La dipendenza di Kiedis creò problemi non indifferenti al gruppo nel corso degli anni, in un’altalena stressante tra ricadute e momenti di lucidità. E le difficoltà si riversarono anche su quell’amicizia lunga una vita con Flea, che aveva vissuto come un trauma la morte di Slovak. Inoltre, a quanto si racconta, Flea soffriva il bisogno di Kiedis di essere "l’alpha", di dominare all'interno del gruppo. 

Quando Kiedis tornò sobrio, dal 2001, i due cercarono di mettersi alla spalle un periodo soffocante e tremendo. Quell’amicizia tra due ragazzini emarginati sembra ancora oggi un pilastro delle loro vite, con tutte le crepe, il dolore e le fratture che hanno attraversato insieme.

Claudia Marzetti

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