Il frontman degli Iron Maiden, Bruce Dickinson, ha condannato la chiusura di numerosi piccoli locali che sta affliggendo un po’ tutte le realtà, in particolar modo, il Regno Unito.
Il Roadhouse di Manchester, il Cockpit di Leeds e The Arches a Glasgow, sono solo fra alcuni dei luoghi che si sono trovati costretti a chiudere i battenti negli ultimi anni, e così Dickinson si schiera dalla parte dei piccoli club. Vanno protetti e preservati.
“Purtroppo sembra che accada in un sacco di posti. Le nuove generazioni si ritrovano in posti poco raccomandabili ma davvero ‘cool’. Per quanto riguarda la nostra generazione, senza luoghi del genere non avremmo mai iniziato. Le piccole aree concerti per le band sono indispensabili, lo sono sempre stato e lo saranno. Credo che manchi, in molti paesi europei, una protezione a queste infrastrutture sociali. E tra queste, rientrano sicuramente i pub e i piccoli locali. Queste sono cose vitali. In tutto il mondo ci sono persone che hanno bisogno di cultura e rock’n’roll. Il rock è fondamentale per la vita delle persone in un momento storico come questo.”
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