Durante gli studi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, Einaudi si lega al complesso Venegoni & Co., con cui incide RUMORE ROSSO e SARABANDA. Ma la sua vera carriera si avvia con delle composizioni eseguite al Teatro alla Scala, al Lincoln Center di New York, fino al Budapest Music Festival. La sua musica sembra precederlo ovunque, e la sua fama si accresce sempre di più.
Ecco le nostre composizioni preferite:
Questa composizione occupa la vita di Einaudi per circa tre anni: si tratta di un album di sedici pezzi per arpa, interpretati da Cecilia Chailly.
Con questa colonna sonora Einaudi si aggiudica la Grolla d’oro: il film è Acquario, esce nel 1996 ed è girato da Michele Sordillo, che aveva già collaborato con Einaudi nel film Da qualche parte in città, di due anni prima.
LE ONDE è il punto di svolta: con questo album la fama di Einaudi raggiunge una portata internazionale. Non tutti sanno che il disco è ispirato dal romanzo Le onde di Virginia Woolf. Confermando il legame con la cinematografia, Nanni Moretti scegli alcuni brani per la colonna sonora del suo Aprile (ed è la prima fra tante altre collaborazioni, come quella recente con Olivier Nakache e Eric Toledano, per il film Quasi amici).
Nel 2001 Einaudi pubblica I GIORNI, e lo stesso ricordo che lo aveva spinto a comporre questo fortunato e melodico album, sarà la base per il successivo, DIARIO MALI. Durante un viaggio in Mali, il pianista è molto colpito da una concezione e da un rapporto con la musica così diversi da quelli occidentali. Gli album sono seguiti da un’altra pietra miliare, UNA MATTINA, pubblicato nel 2004: il disco spopola soprattutto nelle classifiche britanniche.
DIVENIRE è uno degli album più venduti di Einaudi, ormai giunto alla cima del suo successo. L’ispirazione per questo album meraviglioso nacque dall’invito a suonare a 2000 metri di quota per la manifestazione I Suoni delle Dolomiti, e dall’osservazione di tre quadri di Segantini.
I tre movimenti principali del disco, Divenire, Primavera e Svanire evocano proprio l'idea di essere sospesi tra le nuvole.
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