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Quel debutto alcolico degli AC/DC al Chequers Club di Sydney

Ognuno festeggia l'ultimo dell'anno a modo suo, ma i carismatici AC/DC decisero di chiudere il 1973 in grande stile, con il loro concerto di debutto in uno dei locali di Sydney. Tra alcool e heavy metal, come andò quella serata? 

Quando gli AC/DC conquistano il palcoscenico, da loro ci si può aspettare solo una baraonda infernale di puro hard rock. Ed è questo lo spirito con cui la band australiana volle chiudere il 1973. In formazione, allora, c'erano Dave Evans alla voce, i fratelli Angus e Malcolm Young alle chitarre, Larry Von Kriedt come bassista e Colin Burgess alla batteria.

Ma come fece una band alle prime armi a ottenere un palco la sera di Capodanno? Soprattutto se parliamo del Chequers Club di Sydney, considerato uno dei 10 migliori locali al mondo e con una storia leggendaria alle spalle, che lo incornicia come nightclub di lusso in voga negli anni Sessanta. Beh, come ha poi raccontato Evans, il merito si consolida sulle conoscenze. 

Burgess aveva un contatto grazie alla band in cui precedentemente militava, The Master Apprentices, mentre i fratelli Young potevano godere dell'appoggio del fratellone George Young. Sarebbe stato proprio il celebre produttore discografico a lanciare, nello stesso locale, i Rose Tatoos, diventandone manager. Con pochi e semplici ingredienti, i folli musicisti si trovarono così un palco e un pubblico, che poteva raggiungere una copertura di 550 persone.

Gli artisti non tentennarono un secondo, proponendo una scaletta di 15 brani. Nella tracklist c'erano principalmente cover dei Rolling Stones, dei Beatles, di Chuck Berry e Little Richard, ma anche pezzi inediti. Ne ricordiamo due in particolare: Can I Sit Next To You GirlRockin' In The Parlour, che vennero pubblicati il 22 aprile 1974  sui due lati del primo 45 giri della band, sotto l'egida dalla Albert Productions.  

Non solo, ma tale singolo costituisce l'unico lascito commerciale con Dave Evans alla voce, prima di essere sostituito con Bon Scott. Una vera e propria perla per i collezionisti. Ma anche per chi riuscì, quella magica sera del 31 dicembre 1973, ad ascoltare per la prima volta quei pezzi performati dal vivo. 

In una caleidoscopica combinazione di effluvi alcolici, giovialità notturna e desiderio di rivalsa per il nuovo anno, gli AC/DC si presentarono al meglio. Tra gli ospiti della serata, molti iniziarono a seguire quella neonata band anche l'anno successivo, al concerto del Victoria Park vicino all'Università di Sydney.

Lì i musicisti rimarcarono la loro sregolatezza. Suonarono sui tetti dei bagni con quello stile abrasivo e primordiale unico e inimitabile. Per questo la frase "la prima volta non si scorda mai" può coniare perfettamente l'esordio della band che, da quel momento, avrebbe sradicato le radici rock australiane portandole in tutto il mondo. 

Francesca Brioschi

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