Viene inaugurata il 17 dicembre 1989 l'iconica serie della famiglia gialla di Springfield, che oggi colleziona trentadue stagioni, ancora in corso. La sua influenza mediatica e culturale, grazie all'inedità capacità di tratteggiare con ironia la contemporaneità, l'ha resa un vero fenomeno generazionale. Si contano più di quindici eventi reali profetizzati dai pittoreschi protagonisti, il cui lascito ereditario è permeato da ricchi simbolismi. Così la loro portata creativa non poteva eludere lo scenario musicale, non solo evocando l'esibizione di Lady Gaga al Super Bowl, ma tracciando un originale album di inediti.
Questo si intitola THE SIMPSONS SING THE BLUES e venne pubblicato dalla Geffen Records il 17 dicembre 1990. A cavallo del Natale affiorava dunque un inedito spin-off musicale, contenente brevi narrazioni in musica permeate su dieci tracce. Di queste tre divennero dei singoli: Deep, Deep Trouble, God Bless The Child e Do The Bartman. E in particolare ci vogliamo soffermare proprio sulla canzone animata dall'inconfondibile Bart che, il 16 febbraio 1990, svettò le classifiche UK, per rimanerci tre settimane.
Può sembrare strano per un prodotto tipicamente americano, ma la pervasività ricettiva dei Simpson è universale, così come la comicità che li contraddistingue. Per questo la canzone diede il tocco decisivo all'album, tanto da certificarlo disco d'oro, oltre che nel Regno Unito, anche in Svezia e Australia. Non solo, ma il singolo brano collezionò 3 milioni di vendite U.S. nei primi tre mesi dal rilascio e un aiuto peculiare gli fu conferito da un'icona indiscussa del pop: Michael Jackson.
Il camaleontico artista scrisse il pezzo a due mani con il collega Bryan Loren e lo performò insieme alla doppiatrice di Bart Simpson, Nancy Cartwright. La magica interprete dell'eterno bambino di 10 anni vestì i panni di un'esordiente rapper, in una canzone che miscela funk, pop e rap alla Will Smith ne Il Principe di Bel Air. Ed è infatti quella l'atmosfera da Nineties che si respira nel celebre videoclip, vincitore di dell'omonimo premio ai Music Awards del 1991. A far da padrone un ritmo coinvolgente e accattivante, in pieno stile Wacko Jacko e dettato dall'inconfondibile balletto.
Il video fu passato su Fox il 6 dicembre 1990, subito dopo l'episodio Bart Lo Spericolato, ottavo della seconda stagione. La storia raccontata in musica è molto semplice. Un bambino turbolento e insofferente alle noiose restrizioni scolastiche e parentali cerca di sovvertire il sistema, presentandosi in una performance che coinvolge tutti gli abitanti della città in una danza ipnotica. Anche se il regista Brad Bird fu praticamente costretto a girare il videoclip, possiamo dire che il successo ne ha ripagato lo sforzo. E non dite che non vi è rimasto in testa questo motivetto!
Tutta la musica che Steve Hogarth, frontman dei Marillion, ha amato nella vita. Questo e…
Il duo internazionale con radici italiane AMISTAT ci racconta dei suoi equilibri, del suo percorso…
È SOLD OUT il concerto di questa Domenica 12 maggio a Milano degli AMISTAT: la…
Roberto Manfredi ha tirato fuori dal suo archivio una lunga intervista a Fabrizio De André…
Ci sono alcune art cover che non solo hanno scritto la storia, ma ne hanno…
Ian Anderson ha una teoria particolare per la quale il rock progressivo e i Jethro…
This website uses cookies.