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From Genesis to Van der Graaf Generator: il filo sottile che li legava

Genesis e Van der Graaf Generator sono da sempre due gruppi legati da un filo sottile, eppure consistente.

Musiche radicalmente diverse ma stessa etichetta discografica, stesse croniche difficoltà nel reperire un proprio pubblico in patria e stesso percorso, sorprendente, a scalare l’immaginario e le classifiche del nostro paese. Non a caso all’inizio del nuovo millennio, lo stesso Tony Banks è stato chiamato a scrivere alcune righe di commento nel booklet del cofanetto quadruplo, THE BOX, che la Virgin aveva deciso di creare con i Van der Graaf Generator forse proprio sulla scia del successo dell’Archive genesisiano.

 “La prima immagine che mi viene in mente quando penso ai Van der Graaf Generator – confessò Banks – è quella di Jackson che suona due sassofoni contemporaneamente, ma la seconda è quella di Hugh Banton con la testa infilata dentro il suo organo nel tentativo di farlo nuovamente funzionare”.

Sono i contorni di un gruppo sempre in bilico nel corso della carriera, ormai più che cinquantennale, tra lucidità e delirio, esaltazione e abbattimento, coesione e disgregazione. Maurizio Salvadori, che alla fine del 1971 mise sotto contratto entrambi i gruppi, portandoli per la prima volta in Italia qualche mese dopo, tratteggia nelle pagine di Van der Graaf Generator: la biografia italiana, volume edito da Arcana nel 2013, la dicotomia tra le due formazioni anche nel modo di gestire la vita on the road: affiatati, fraterni, guasconi (alla Amici Miei) i cinque Genesis, più tormentati e conflittuali i quattro Van der Graaf.

In Italia le band non suoneranno mai insieme, eppure il legame sottile tra le due entità, nato durante il Six Bob Tour, è destinato in qualche modo a continuare nel tempo: in un’intervista a «Super Sound» del dicembre del 1972, Hammill rivelava che nel suo secondo album solista, CHAMELEON IN THE SHADOWS OF THE NIGHT, probabilmente ci sarebbe stato come ospite anche Phil Collins... purtroppo non sarà così, ma negli anni successivi il cantante avrà modo di dividere il palco con i Genesis ancora un paio di volte: durante il Charisma Festival e poi come opener per la band di Gabriel durante un breve tour canadese nell’aprile del 1974. L’amicizia e la stima tra Hammill e l’Arcangelo rimarranno invece inalterate ancora per molto tempo, dando vita a molteplici intrecci e collaborazioni... ma questa è un’altra storia...

Questo articolo è estratto dal primo speciale di Prog, dedicato a tantissime curiosità e storie sui Genesis. Lo hai perso? Puoi trovarlo sul nostro store online, cliccando qui!

Paolo Carnelli

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