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Ready, Steady, Go!: quando il rock approdò in televisione

Negli anni Sessanta il rock trovò il suo spazio televisivo di successo con un programma votato alla musica e all'intrattenimento. Sull'onda della British Invasion, band come i Kinks, gli Animals, i Rolling Stones e gli immancabili Beatles conquistarono il pubblico anche dallo schermo.

The Weekend Starts Here. Così uno dei programmi televisivi più celebri degli anni Sessanta annunciava la sua programmazione serale del venerdì. Il suo titolo era Ready, Steady, Go! chiara trasposizione di quel Pronti, Partenza, Via! per dare inizio a una serata a ritmo di rock 'n' roll. L'emittente televisiva britannica ITV, quindi, non fece attendere il famelico pubblico giovanile che prosperava sulla nascente Beatlemania e propose, in diretta televisiva, una serie di band e le rispettive performances in una programmazione di trenta minuti. Alla produzione Elkan Allan e alla conduzione Keith Fordyce, Dj di Radio Luxembourg e la giovane Cathy McGowan, chiamata dal suo pubblico Queen Of Mods

Quest'ultima, all'epoca diciannovenne, era una segretaria che fu scelta come presentatrice senza alcuna esperienza intrattenitiva o televisiva. Tuttavia piacque per il suo naturale charme, per l'inedito entusiasmo e la capacità di vestire, nei panni di una teenager del piccolo schermo, lo stile e le aspirazioni di tante giovani ragazze. Così il 9 agosto 1963, lei e Fordyce tracciarono l'inizio di un programma leggendario, che sarebbe durato fino al 23 dicembre 1966, con diverse trasformazioni al suo interno. Già nell'autunno 1963, infatti, Ready, Steady, Go! fu esteso a 45 minuti di durata. E nel 1964 fu ideato un talent per la ricerca di nuovi talenti pop con lo stesso team di RSG!, chiamato Ready, Steady, Win!

Ma torniamo allo show originario, registrato nello Studio 9 di Rediffusion, lungo Kingsway, una delle strade focali del centro londinese. Questo era introdotto dalla hit Wipe Out, del gruppo californiano The Surfaris, ma in seguito la sigla fu cambiata con il brano 5-4-3-2-1 dei Manfred Mann, rock band figlia della British InvasionCosì in breve artisti come i Kinks, Donovan e gli Animals, portavoci della madre inglese, fecero il loro primo debutto televisivo. Ma la puntata con più alti ascolti fu registrata il 20 marzo 1964 con l'attesissima presenza dei Beatles, che suonarono It Won't Be Long, You Can't Do That Can't Buy Me LoveQuest'ultimo era appena stato pubblicato come singolo a marzo e verrà integrato nell'album A HARD DAY'S NIGHT e poi nell'omonimo film. 

Ma sullo sfondo in stile pop art degli studi di registrazione trovarono spazio altri inediti protagonisti della Swinging London. Dai Rolling Stones agli Who, che debuttarono nel programma televisivo il 28 gennaio 1965, ipnotizzando il pubblico con la loro My GenerationE la band si caratterizzò per un live esplosivo, che oltrepassava la dimensione del playback dei primi episodi, puntando tutto sulla performance, che fu il punto di forza anche dei Beach Boys. All'inizio si pensava che questa scelta penalizzasse il programma, ma fu una carta vincente e portò la McGowan a diventare l'unica presentatrice. Ma il programma godeva di una ricca architettura umana, con ballerini e pubblico scelto tra i giovani più alla moda dei locali londinesi. 

Ready, Steady, Go! si proponeva infatti come un programma giovanile e informale, che non solo si rivolgeva alla nascente anima della controcultura londinese, ma voleva anche ispirarne lo stile. E così avvenne, dato che il programma ottenne una pervasività internazionale, collezionando anche ospiti americani come Sonny & Cher e Marvin Gaye. Accanto all'approvazione, però, affiorarono anche diverse critiche che portarono l'emittente televisiva a spostare il programma in una diversa fascia oraria, le 22:30, non molto idoneo per un programma per teenager. Al tempo stesso, però, lo show di Allan aveva uno stile ben definito, propenso ad accogliere nuovi talenti pop e rock e invitare il pubblico alla partecipazione attiva

Di diverso stampo dunque dal colosso della BBCTop Of The Pops, che nacque nel 1964 ed era improntato ad accogliere le hit tra i primi 10-20 posti in classifica. Così Ready, Steady, Go! dettò una rivoluzione tra musica e televisione, portando sul piccolo schermo quelle icone rock irraggiungibili. I simboli musicali si concretizzavano così in una dimensione interattiva, nutrendosi di quello spirito gioviale, estatico e dionisiaco che si riversava per le strade. In breve Woodstock avrebbe fatto capolino nell'immaginario adolescenziale e, mentre in Europa il cinema d'essay tesseva le fila di un esistenzialismo imperante, in Inghilterra il rock aveva bisogno del suo spazio di crescita. E lo trovò in un fenomeno televisivo generazionale. 

Francesca Brioschi

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