Perché la Regina non voleva che Mick Jagger diventasse Sir?

Mentre la nomina di Sir Elton John è stata accolta con larga approvazione, quella di Mick Jagger, nel 2002, ha incontrato diversi ostacoli, tra cui Keith Richards e la Regina Elisabetta II in persona. Per fortuna il Primo Ministro Tony Blair desiderava con ardore la sua presenza, altrimenti il Re degli Stones non avrebbe la sua corona di cavaliere. 

Diventare Cavaliere della Regina, sotto il titolo di Sir, è un'altissima onoreficenza in Gran Bretagna che, tuttavia, sembra non sposarsi al meglio con l'immagine ribelle, dissoluta e anarchica della rockstar. Ecco perché non tutti hanno accolto con approvazione la nomina di Mick Jagger, storico frontman di quei Rolling Stones tanto amati dal Primo Ministro inglese, Tony Blair, che più di tutti ha insistito affinché il cantante figurasse in cima alla lista. E così è stato. Ma qualcuno ai piani alti ha storto il naso e stiamo parlano della Regina Elisabetta II, che una volta Jagger appellò come "chief bitch"per non contare il celebre album intitolato THEIR SATANIC MAJESTIES REQUEST (1967). Insomma, aggiungendovi le diverse critiche alla monarchia e i problemi con il fisco inglese, per cui Jagger non può sostare più di 90 giorni su territorio britannico, non sembrerebbe il candidato più ideale. 

Il popolo britannico ha poi sottolineato come un Cavaliere debba contribuire in maniera significativa al benessere del Paese. Qualità che rispecchia a pieno Sir Elton John, la cui fondazione per la prevenzione dell'AIDS ha raccolto 400.000.000$ tra Regno Unito e Stati Uniti. L'impegno benefico di Jagger non è invece altrettanto pervasivo, tanto da oscurarne l'immagine socialmente positiva. Ma a monte della questione, il primo rifiuto arriva dallo storico collega Keith Richards. Quest'ultimo ha dichiarato: "Credo sia ridicolo accettare una medaglia dall'establishment quando avevano fatto di tutto per buttarci in galera", aggiungendo di non voler condividere il palco con chi indossa "una fottuta corona". Nel corso degli anni, infatti, gli Stones hanno collezionato accuse e arresti legati alla droga, inimicandosi il sistema. 

Jagger ha risposto sottolineando la gelosia di Richards per il titolo e aggiungendo: "non credo davvero che l'estabilishment come lo conoscevamo esista più". Nonostante questo, anche David Bowie, che ha ricevuto due volte la nomina, rifiutandola, si è mostrato dello stesso parere di Richards. Tuttavia la  cerimonia da Sir di Jagger è stata descritta dallo stesso cantante come "meravigliosamente formale", incorniciata dalla presenza del padre e delle figlie. Il tutto è avvenuto il 12 dicembre 2003 a Buckingham Palace, a un anno dalla data iniziale del giugno 2002 a cui Jagger non aveva potuto partecipare per motivi lavorativi. Tuttavia, a incoronarlo non c'era Elisabetta II, ricoverata all'ospedale King Edward VII per rimuovere la cartilagine dal ginocchio sinistro, con un'operazione fissata proprio il giorno prima della nomina di Jagger. 

Coincidenze? C'è chi dice no e i rumors fermentano nell'opinione condivisa che Elisabetta II non abbia voluto presenziare alla cerimonia di Jagger. Secondo il «Telegraph» lo scontento della Regina non risponde solo alle frecciatine alla monarchia mosse dagli Stones, ma anche alla relazione molto discussa tra Jagger e la principessa Margaret, sua sorella. Quest'ultima, scomparsa proprio nel 2002, ha rappresentato un simbolo pionieristico della principessa ribelle e rock 'n roll, che cercava divertimento e libertà oltre le rigide regole di Palazzo. Tutti i giornali scandalistici ricordano la scappatella sull'isola caraibica di Mustique da parte di Margaret e Mick, tra i quali si ipotizzava un flirt dietro una grande amicizia, raccontata anche nel terzo episodio della serie di Sky ArteUrban MythsEbbene, sembra che Elisabetta II non abbia mai sopportato quell'impertinenza e la cattiva influenza sulla sorella. Nonostante questo, Jagger ha ora la sua corona di Cavaliere.  

Francesca Brioschi

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