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Michele Zarrillo a Sanremo: dalle controversie alla vittoria

Il cantautore Michele Zarrillo si esibì a Sanremo ben 13 volte. Una delle sue prime partecipazioni fu segnata da una vivace controversia. Ecco quale. 

La lunga carriera di Michele Zarrillo iniziò nei lontani anni 70, ma fu solo nel decennio successivo che cominciò ad apprezzare appieno le luci della ribalta. Merito della prima partecipazione al Festival di Sanremo nella sua trentunesima edizione, nel 1981

Zarrillo si era avvicinato alla musica da giovanissimo, facendosi strada sulla scena progressive locale come chitarrista e cantante dei Semiramis, gruppo prog romano attivo nei primi anni Settanta. Dopo lo scioglimento del suo primo gruppo, passò ai Rovescio della medaglia, anch'essi attivi in quel periodo nello stesso ambito.

Poi, la svolta: l'artista pubblicò i suoi primi singoli allontanandosi dalle sonorità progressive e sperimentali che aveva seguito fino a quel momento e aprendosi al più vasto mondo musicale legato al pop. Fu una scelta azzeccata dato che, nel 1979, Zarrillo vinse il suo primo festival, il Festival di Castrocaro, concorso canoro riservato ai nuovi talenti, con la sua Indietro no.

Da quel momento in poi, la carriera di Zarrillo fu un'ascesa continua culminata, nel 1981, con la primissima partecipazione del cantautore a Sanremo. In quell'occasione, presentò al pubblico la sua Su quel pianeta libero. Era l'anno di Maledetta primavera di Loretta Goggi e di Per Elisa di Alice.

Il pezzo di Zarrillo arrivò solo ottavo, ma fu comunque un buon inizio per un esordiente

Seguì la seconda partecipazione di Zarrillo al Festival l'anno successivo. Un anno singolare. Nel 1982, infatti, l'artista fu protagonista indiretto della famosa controversia che coinvolse Claudio Villa.

La ricordiamo brevemente: Villa, che all'epoca era già molto popolare, era stato eliminato inaspettatamente durante la prima serata. E quando aveva chiesto di conoscere l'ubicazione e la composizione della giuria che ne aveva decretato la sua esclusione, sia gli organizzatori del Festival sia il comune di Sanremo non seppero rispondere in maniera chiara al cantautore.

Claudio Villa portò così il caso davanti al pretore di Sanremo, che decise di sospendere il Festival proprio la mattina della finale

Dopo qualche opera di convincimento, Villa decise di ritirare le accuse a patto che uno degli esclusi venisse sorteggiato e si potesse esibire nuovamente in finale anche se fuori concorso. Fu proprio Michele Zarrillo a essere sorteggiato ma, al momento dell'esibizione, su consiglio delle case discografiche che volevano lasciarsi questa brutta vicenda alle spalle, non si presentò sul palco.

Ma qual era il brano che Zarrillo aveva portato sul palco dell'Ariston, prima che tutto ciò accadesse? Una rosa blu, una canzone che avrebbe acquistato, anni dopo, moltissima fama

Arriviamo, finalmente, alla prima grande vittoria. Era il 1987 e Zarrillo partecipava fra le nuove proposte (nonostante la sua carriera ormai fosse avviata da diverso tempo e nonostante avesse già due partecipazioni al Festival alle spalle). Il cantautore portò il pezzo La notte dei pensieri, che avrebbe ottenuto un grandissimo successo commerciale.

Zarrillo non vinse durante un'edizione qualunque: quella del 1987, infatti, fu la prima edizione del Festival della quale si rilevarono gli ascolti e, con uno share i cui picchi toccarono il 77,50%, si aggiudicò il titolo di edizione di Sanremo più seguita della storia del Festival

Insomma, nonostante la sua già ampia esperienza, quel Sanremo del 1987 fu un vero e proprio battesimo di fuoco per Zarrillo che, da quel momento in poi, vide la sua carriera prendere il volo (guarda qui la sua esibizione insieme a Giorgia e Mia Martini). 

Alessia Marinoni

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Alessia Marinoni

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