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Ritrovato e rivalutato un dipinto di David Bowie del 1997

L’arte di Bowie ha toccato tutti i vertici dell’espressione artistica, inclusa la pittura. E recentemente è stato trovato un dipinto, in Canada, rivalutato quasi 10.000 volte rispetto al prezzo originale dopo aver scoperto la firma del suo autore.

Sin dagli anni Settanta Bowie ha dato vita a dipinti su tela, ispirati a maestri dell’Espressionismo come Frank Auerbach, David Bomberg, Francis Bacon e Francis Picabia. Le sue opere rispondono a ritratti e autoritratti dalle linee marcate, decise e dai colori importanti. Ma con il passare del tempo, Bowie si è avvicinato all'astrattismo di evocazioni cromatiche dai confini indefiniti. Proprio come quell'immaginario spaziale tanto caro al musicista e incarnato dal simbolismo di Ziggy Stardust. 

Alcuni ritengano sia proprio il patinato alieno ad aver ispirato le opere dal 1995 al 1997 dell'artista, intitolate Dead Heads o semplicemente D Heads: opere enigmatiche, misteriose e che ispirano un'interpretazione libera e aperta. Affiorano in un periodo molto particolare della carriera del cantautore che, nel 1995 disegnò la copertina del suo complesso concept album 1. OUTSIDE. Quell'anno presentò anche una sua mostra alla Gallery di Londra, intitolata New Afro/Pagan and Work: 1975-1995.

Una di queste opere, proprio della raccolta Deadheads, è stata valutata nel 2018 dalla prestigiosa casa d'aste Christie's per un valore di 27.000$, circa 23.000 euro. E, se mettiamo sul banco i numeri, l'attenzione si rivolge a un recente episodio con protagonista un dipinto del 1997. Si tratta di DHead XLVI, che risponde alla numerazione romana casuale con cui venivano indicate le opere di Bowie di quel periodo. Alla vista si propone come un quadro di piccole dimensioni, 20x25 cm, intessuto di sfumature rosso-marroni e azzurro-verdi e con la firma dell'autore e la data impresse sul retro. Una perla rara della collezione Bowie che, tuttavia, è stata acquistata l'estate scorsa a un'asta di beneficenza di Ontario, Canada per soli 5$ canadesi, poco meno di 4 euro. 

La sua acquirente, però, una volta vista la firma, ha subito condotto una ricerca approfondita prima di contattare la casa d'aste di Toronto Cowley Abbott e sottoporre il dipinto alla perizia autografa dell'archivista di Bowie, Andy Peters. E l'accertazione ha dato i suoi frutti, con una valutazione iniziale di 9.000$, circa 7.500 euro. Ma durante il corso dell'asta, iniziata il 15 giugno e prossima alla conclusione il 24 giugno, la cifra è cresciuta in maniera esorbitante, fino a rasentare i 50.000 $. Un riconoscimento importante per una delle 47 Dead Heads e per la produzione pittorica di Bowie, in origine rifugiate nell'intimità creativa dell'artista. Lui stesso ha espresso il suo dubbio nel renderle pubbliche:

Non sono sicuro del motivo per cui ho fatto quella scelta, e ancora oggi non sono sicuro che non sia stato un errore... a quel punto, dipingere per me era privato e riguardava davvero la risoluzione dei problemi. Scoprirei che se avessi qualche ostacolo creativo nella musica su cui stavo lavorando, tornerei spesso a disegnarlo o dipingerlo. In qualche modo l'atto di cercare di ricreare la struttura della musica nella pittura o nel disegno produrrebbe una svolta.

Francesca Brioschi

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Francesca Brioschi
Tags: david bowie

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