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Ritchie Blackmore e la sua Fender: l’inizio di un’era E

Caposcuola della chitarra heavy metal, Blackmore è stato il primo a ispirarsi alla musica classica e sinfonica tra le fonti di ispirazione per i suoi indimenticabili riff e i suoi assolo a velocità supersonica.

Questo articolo è tratto dallo Speciale «Fender», disponibile in edicola e sul nostro store online.

Smoke on the Water

Il riff di questo pezzo da solo, probabilmente il più famoso al mondo, sarebbe sufficiente a far entrare nella storia la figura di Ritchie Blackmore. Nato in Inghilterra nel 1946 ha contribuito alla nascita del metal colorando il rock, per lo più fino ad allora ancorato al blues, con melodie di ispirazione classica. I suoi assolo in Highway Star e Lazy, entrambi dell’album MACHINE HEAD, sono considerati tra i più belli della storia, rispettivamente al diciannovesimo e settantaquattresimo posto della classifica di Guitar World.

Due band in cui ha militato sono ritenute fondamentali per lo sviluppo del genere metal: Deep Purple e Rainbow. La sua carriera comincia nel 1963 quando diciottenne entra a far parte degli Outlaw, band costituita da session man per il supporto musicale a vari artisti. Dopo qualche anno fonda assieme al tastierista Jon Lord e il batterista Ian Paice la band Roundabout che dopo una piccola tourné e nel nord Europa cambia il nome in Deep Purple.

I Deep Purple

Insieme ai Led Zeppelin e ai Black Sabbath, i Deep Purple sono considerati i pionieri del metal e dell’hard rock moderno. La band ha cambiato più volte formazione, ciascuna chiamata Mark con relativo numero romano. Il brano più famoso della Mark I, che registra tre album, è la cover di Hush”con Rod Evans alla voce. La celebrità arriva però con la Mark II, con Ian Gillian alla voce e Roger Glover al basso. Il suo primo disco è IN ROCK e segna un cambiamento verso un suono più pesante, sound poi riconfermato nel successivo FIREBALL.

Il terzo album intitolato MACHINE HEAD li consacrerà alla storia del rock. Il disco contiene brani come Smoke on the Water, Space Truckin’ e Lazy. Viene registrato anche uno dei più bei live di sempre, il celeberrimo MADE IN JAPAN. Dopo un altro disco, a causa di tensioni fra i membri della band, Gillian lascia il posto allo sconosciuto, ma bravissimo David Coverdale mentre al basso subentra Glenn Huges.

Questa formazione registrerà due dischi, ma a causa del nuovo sound più funky/soul causerà il primo distacco di Blackmore, che lascia la band per formare i Rainbow. Tornerà con i Deep Purple qualche anno dopo, nel 1984 con la reunion della Mark II per lasciare definitivamente la band nel ’93 dopo il rientro di Gillian.

Rainbow e Blackmore’s Night

Durante il suo primo esilio dai Deep Purple, Blackmore fonda i Rainbow. Questa band è l’antitesi del suono funk, è puro rock con influenze neo-classiche e testi di ispirazione mistica. La band però sposterà il sound verso un suono più commerciale dopo l’uscita di scena di R.J. Dio. Anche questo gruppo cambierà formazione numerose volte e durerà fino al ‘97. Tra i vari membri spiccano Roger Glover al basso e alla produzione e il batterista Cozy Powell.

Nel ‘97 il chitarrista fonda insieme alla moglie Candice Night i Blackmore’s Night, l’esperimento, che inizialmente prevedeva un solo album, si rivela invece interessante e vive un certo successo con spettacoli proposti in feste medioevali o in suggestivi castelli. Il successo di questo progetto continua tutt’ora, con vari album registrati, alcuni live.

Questo articolo è tratto dallo Speciale «Fender», in tutte le edicole e sul nostro store online.

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