MEDDLE riscosse un buon successo all'uscita, specie in Gran Bretagna. Ebbe, tuttavia, vendite abbastanza deludenti oltreoceano. Nello stesso anno d'uscita, la band propose le tracce che componevano il disco dal vivo, in spettacoli intensi e travolgenti. MEDDLE rappresentò, per i Pink Floyd, un vero spartiacque tra il passato e ciò che, nel tempo, avrebbero conquistato e confermato. Nel disco è possibile ascoltare la vera identità che il gruppo avrebbe assunto negli anni a venire. Per questo, è bene ripercorrerne il passato, attraverso alcune tra le migliori curiosità su MEDDLE.
MEDDLE, a differenza degli altri dischi dei Pink Floyd, non fu qualcosa di studiato nei minimi dettagli, atto a raccontare una determinata storia. I Pink Floyd, a corto di idee per nuove pubblicazioni, svilupparono una serie di esperimenti sonori che avrebbero portato ad Echoes. MEDDLE non fu l'opera unidirezionale di Roger Waters, quanto piuttosto un disco appartenente ad ogni membro della band.
MEDDLE viene ricordato come l'unico album dei Pink Floyd, i cui crediti per la copertina sono attribuiti alla stessa band. Il gruppo rifiutò l'idea di Storm Thorgerson di Hipgnosis e decise di procedere con un'idea propria: un primo piano ravvicinato di un orecchio sott'acqua. Lo scatto venne immortalato dal fotografo Bob Dowling, mentre Thorgerson ne curò l'aspetto finale.
MEDDLE è, per i fan dei Pink Floyd, l'album di Echoes e One Of These Days, traccia aggressiva e particolarmente celebre della band, in cui il lavoro dell'elettronica è davvero significativo. Per incidere la traccia, Roger Waters e David Gilmour suonarono due bassi, dei quali, uno dei due, fu filtrato attraverso l'eco Binson Echorec del chitarrista.
Come detto, MEDDLE fu il frutto di un lavoro corale, specie per quanto riguarda Echoes, il cui testo è ad opera di Roger Waters, mentre i meriti per la sezione strumentale vanno divisi tra Richard Wright e David Gilmour. La traccia provenne da una vecchia idea della band, intitolata Nothings.
Quando un grande artista è a corto di idee, fa di tutto per cercare di rimettersi in careggiata. Lo dimostrarono i Pink Floyd che, al fine di chiudere il disco, decisero di sottoporsi a tutta una serie di esperimenti per la stimolazione della creatività. Uno di questi consisteva nel far suonare ogni membro su una traccia isolata, senza sapere cosa gli altri facessero. Alla fine, questo sforzo si rivelò vano come molti altri, lasciando la band senza brani per diverse settimane.
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