Non solo adrenalina e dinamismo, una buona playlist per l'estate deve avvolgere il cuore, spingerci verso il migliore dei divertimenti con le compagnie che preferiamo e farci riflettere negli istanti di solitudine. Vediamo la top 40 delle canzoni rock dell'estate.
Paul McCartney spalanca con delicatezza una finestra assolata, facendo largo ai raggi tra candide tende bianche. Good Day Sunshine è un brano solare e coinvolgente, perfetto per l'estate.
Melancolica e ricca di nostalgia agrodolce: Martha Davis la scrisse come forma di catarsi dopo il suicidio di sua madre.
Mitch Mitchell offre groove fiammanti ad un ispiratissimo Jimi Hendrix che descrive con intensità una passionale notte d'estate.
La band estiva per eccellenza che, in questa hit del 1988, lascia che l'ascoltatore respiri brezze marine di terre lontane.
Un brano arioso, dalle atmosfere esotiche, immancabile in una playlist da alte temperature.
Il fulcro romantico del primo album della band. Un paesaggio ampio e dispersivo, esteso lungo 6, estasianti, minuti, trainati dal basso emozionante di Eric Avery e dalla sofisticata chitarra di Dave Navarro.
Un blues rock scanzonato accompagna una performance non proprio al massimo di Tom Petty, ma ben amalgamata con le atmosfere loose della traccia.
Dall'indole enigmatica, Blister In The Sun continua ad essere al centro di accesi dibattiti riguardo il suo vero significato. In ogni caso, la traccia riflette perfettamente l'attitudine folk punk della band, affermandosi come un manifesto della loro discografia.
Un dolce esempio di pop new wave. Scritta dal frontman Ric Ocasek, la canzone gravita intorno ad un amore estivo e divenne subito una hit.
Ricca di armonie sovraincise e riff di chitarra catchy, Summertime Girls è un vero inno dell'estate: hard rock zuccherato anni '80.
I lyrics semplici e liberi in termine di interpretazione rendono, insieme alla brillante chitarra solista di Duane Allman, Blue Sky, un brano strepitoso.
Una linea di basso iconica che ha ispirato brani del calibro di Another One Bites The Dust dei Queen e Raputre di Blondie.
Un'atmosfera da discoteca a portata di playlist. Piacevoli sintetizzatori immergono l'ascoltatore nelle atmosfere notturne alla Idol: affascinanti, misteriose e ricche di pathos.
I B-52's costruiscono uno scenario surreale in questo brano, rivelandosi singolare, decisamente non per tutti, ma in grado di farsi apprezzare, specie come soundtrack vacanziera.
Una melodia semplice, ma di grande impatto. Chitarra acustica, banjo, contrabbasso e piano per accompagnare i versi spensierati di Ray Dorset.
Fresca, ma bruciante, Soak Up The Sun è il sunto perfetto di un'estate all'ultimo respiro.
Una canzone straordinaria, impreziosita da una delle migliori performance vocali di Donna Summers in assoluto.
Nessuna canzone infonde grinta quando si è in sella quanto Born To Be Wild, perfetta per una traversata on the road alla ricerca dei migliori scorci in cui trovare ristoro.
I sogni più selvaggi ed irrazionali diventano realtà innanzi ad un ambizioso ventenne. Born To Run è gioventù, incuranza, ma soprattutto, determinazione.
Uscito dai Van Halen, David Lee Roth avviò una fortunata carriera solista, da cui emergono highlight brillanti come Yankee Rose.
I Van Halen divennero dei mostri sacri del rock da arena, ma in tracce rilassate come Beautiful Girls, i membri del gruppo mostrarono il loro lato più superficiale e edonista.
Un pop rock brillante e particolarmente riuscito dove la star dei Fleetwood Mac splende grazie a chitarre decise e drums pronunciate come la scena del tempo voleva.
La tranquillità delle sere d'estate trova in Nightswimming la sua trasposizione in musica: un brano avvolgente, dall'innocenza disarmante, pronto a catturare l'ascoltatore.
Nonostante i Ramones vivessero nella fredda giungla d'asfalto che è New York, la stragrande maggioranza dei loro brani è condita con un flavour estivo: Rockaway Beach ne è l'esempio lampante.
Quella degli Who è, sicuramente, la versione più trasportata ed intensa del classico di Eddie Cochran del 1958. La band è esplosiva in un brano tormentato che racconta le tribolazioni dell'adolescenza.
Fu la prima canzone a cui i Van Halen lavorarono insieme a Sammy Hagar. Concentrata tutta intorno al riff di Eddie, la traccia divenne uno stand-out dell'epoca.
Dopo una prima parte della sua carriera più oscura e introspettiva, Whiters intraprese un percorso più luminoso, da cui singoli come Lovely Day emergono in forte contrasto con i suoi esordi.
Una traccia che non ha bisogno di presentazioni, una delle testimonianze più evocative nel meraviglioso catalogo dei Beatles.
Alcune canzoni estive sono inni da festa, altre abbracciano la stagione con più calma e The Dock Of The Bay è una di queste.
Con una struttura simile a Sweet Little Sixteen di Chuck Berry, i Beach Boys regalano al pubblico un perfetto brano da festa in spieggia, dalle vibe gioiose.
La band rilasciò questa hit solo un mese prima di lanciare la propria carriera nella stratosfera grazie al festival di Woodstock. Un'ode al calore e alla felicità dell'estate.
Ancora un omaggio alla spensieratezza dell'estate, firmato da un cantautore a dir poco brillante.
Gioiosa e carismatica, Saturday In The Park offre un'ampia e divertente visione di diverse culture, utilizzando una passeggiata in un parco come espediente narrativo.
Musicalmente complessa e ricca di sfaccettature, California Girls riflette sui "giorni nuvolosi" che potrebbero palesarsi all'orizzonte, con una nota amara in un mare di accorata dolcezza.
Arrivò dopo varie peripezie, ma alla fine, i Seals & Crofts riuscirono a confezionare uno dei loro brani meglio riusciti.
Un classico del prog-pop, tra le migliori produzioni della Electric Light Orchestra.
Una traccia per tutti che ha fatto da colonna sonora ad un numero spropositato di vacanze e feste estive, con la sua indole dolcemente nostalgica.
L'inizio dell'estate segna anche la fine della scuola. Quale miglior canzone se non questa, quindi, per dare inizio alle vacanze dei giovani rocker?
Tormentone estivo del 1966, Summer In The City è una dichiarazione d'amore e odio ai folli ritmi della metropoli nei giorni di calura più intensa.
Servì a Don Henley per riflettere sul passaggio alla mezza età, avendola scritta all'alba dei 37 anni. Una canzone di fine estate capace di suscitare profonde riflessioni.
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