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Springsteen: tra il Darkness Tour e THE RIVER, spunta una perla, THE LEGENDARY 1979 NO NUKES CONCERTS

Un documento di concerti leggendari registrati da Bruce con la E-Street Band: l’evento di beneficenza MUSE tenutosi al Madison Square Garden unito ad altre due esibizioni registrate durante il No Nukes Tour.

Bruce Springsteen alla fine degli anni Settanta è in uno stato di grazia. Lui e la E-Street Band vivono uno dei picchi della loro creatività musicale e stanno vivendo un momento cruciale della loro esistenza. I pezzi che scrive per altri artisti si piazzano bene in classifica e la collaborazione con ‘Little Steven’ Van Zandt va a gonfie vele. Si uniscono al Musician United for Safe Energy, movimento anti-nucleare che ribalta per due serate il Madison Square Garden di New York. Bruce durante lo show dà un assaggio del nuovo disco THE RIVER (la title track e Sherry Darling), che gli regalerà il suo primo numero 1 nelle classifiche pop di Billboard, e le registrazioni dell’evento diventano un triplo album dal vivo e un documentario: NO NUKES.

Thom Zimny è un collaboratore di lunga data del Boss: ha lavorato come suo regista e montatore per vent’anni. Avvalendosi della collaborazione di Bob Clearmountain (Rolling Stones, Bryan Adams, Simple Minds…) e di Jon Kilik, produttore cinematografico della troupe televisiva dell’evento No Nukes, ha assemblato novanta minuti, rieditando e remixando il materiale inedito in 16mm del concerto originale.

Il DVD non poteva incominciare con altro se non Prove It All Night, con un adrenalinico Bruce che alza l’indice al cielo rivolgendosi al mixer sul palco. Up, up”, pompami la chitarra! Prosegue con Badlands e con l’armonica di The Promised Land. Uno show intenso da The River - con ciuffo e  posa alla Elvis - a Sherry Darling, quando durante uno dei suoi balletti perde il jack della chitarra e scappa ridendo, mentre il tecnico del suono cerca di riattaccarlo.

È questo divertimento che traspare dai suoi continui sorrisi, quando intona Thunder Road col pubblico impazzito sin dalla prima nota, accompagnato da grandi musicisti: dal piano di Roy Bittan (Jungleland) allo show di Little Steven (Rosalita Come Out Tonight) sino a una Stay (cover di Maurice Williams) con ospiti come Jackson Browne, Tom Petty e la possente voce di Rosemary Butler. Conclude con Quarter To Three e una monumentale esibizione al sax di Clarence ‘big man’ Clemons, alla fine dalla quale Bruce stramazza felice al suolo. Scorrono i titoli di coda e poi il finale - molto punk - a sorpresa.

Luca Fassina

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