A volte, i brani mai pubblicati di un artista trovano spazio in raccolte, dischi postumi o finiscono per essere leakati in rete. Nel caso del Boss del rock, le tracce che non hanno trovato spazio nei suoi dischi più evocativi sono state spesso incluse in boxset da collezione o edizioni particolari di album pubblicati anni dopo. La libreria di Springsteen è piena di piccole gemme mai regalate al pubblico o che, a tutt'oggi, attendono il momento giusto per splendere. Di seguito, vi proponiamo una top 10.
Anche conosciuta col titolo alternativo di No More Kings In Texas, questo brano del 1973 è connesso direttamente a canzoni come Wild Billy's Circus Story ed Hey Santa Ana. Le fantasie romantiche sul passato dell'America appassionarono il Boss fino al 1974. Nella traccia, è possibile ascoltare il contributo alle pelli dello storico batterista della E-Street Band Vini Lopez.
Tra le varie tracce scartate da THE RIVER, si annovera Jole Blon, un brano che, alla fine, Springsteen decise di donare al cantante soul Gary Bonds. L'artista propose il brano dal vivo, una volta, nel 2014, durante un tour in Australia e Nuova Zelanda.
Prima di decidere che THE RIVER sarebbe stato un doppio album, il Boss pensò seriamente di rilasciare un disco dedicato alle sessioni d'incisione della metà del 1979, intitolato THE TIES THAT BIND. La maggior parte dei brani che avrebbero composto la tracklist dell'album trovarono spazio in THE RIVER, mentre un'altra parte fu rilasciata ben 20 anni dopo, tra queste, la canzone d'amore citata.
Springsteen è ben noto agli appassionati più irriducibili per la sua propensione a recuperare vecchi spezzoni di testo e dare vita a nuovi brani, con idee completamente diverse da quelle iniziali, a distanza di anni. La stessa cosa accadde a Cover Me, brano scartato da BORN IN THE U.S.A. che fu pubblicato, poi, anni dopo in una versione differente.
I bootleg dei brani della E-Street Band scartati da THE RIVER sono un vero e proprio oggetto del desiderio per i die hard fans della discografia del Boss. Proprio in queste release non ufficiali, infatti, trovano spazio tracce dalla bellezza immensa come Out On The Run.
Le prime bozze di questo brano sono datate 1972, quando una demo fu incisa e pubblicata, poi, in un bootleg. Dopo esser venuto a conoscenza del titolo, Warren Zevon decise di rilasciare una versione omonima della traccia che Springsteen aiutò ad ultimare.
Nel periodo in cui Springsteen produsse BORN IN THE U.S.A. l'artista visse un picco creativo travolgente che lo spinse, poi, a dare vita anche a NEBRASKA. Ciò che accadde tra il gennaio e il febbraio del 1983, però, ebbe dell'incredibile. Col solo aiuto di una drum machine, Springsteen incise materiale utile per un intero album, di caratura molto elevata. Emozione, trasporto ed intensità traspaiono chiaramente nelle tracce nate da quelle sessioni, raggiungendo il climax in Unsatisfied Heart.
Oscura, misteriosa e solitaria. Questa versione di Thunder Road in cui Springsteen si accompagna con la sola chitarra racchiude un turbine emotivo esplosivo. Risulta quasi impossibile pensare alle abissali differenze tra la versione normale e quella acustica della traccia.
Una chitarra ipnotica traina il brano, sostenuto e madido di sensualità. Si tratta di un altro scarto, l'ennesimo nella carriera di Springsteen, che avrebbe potuto tranquillamente trovare il suo posto nella tracklist del disco in cui non è riuscito ad entrare: DARKNESS ON THE EDGE OF TOWN, in questo caso.
Nel 1981, David Geffen propose al Boss di scrivere un brano per l'album di debutto di Donna Summers con la sua etichetta. Springsteen accettò di buon grado, proponendo due tracce: Cover Me e Protection che, per Springsteen, sarebbe potuta diventare una vera hit. Con la stessa verve dei brani di BORN IN THE U.S.A., la traccia sarebbe potuta diventare uno stand-out in un disco già di per sé iconico. Si tratta, quasi sicuramente, del miglior brano di Springsteen mai scartato, almeno finora.
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