I veri fan conosceranno già i contenuti di una delle opere più significative degli Iron Maiden. Per tutti gli altri, ecco ciò che si cela dietro a cinque delle otto canzoni che compongono l'album.
Il singolo di lancio dell’album fu 2 Minutes to Midnight: è un diretto riferimento al Doomsday Clock, un orologio metaforico, ideato da un gruppo di scienziati della rivista Bulletin of the Atomic Scientists, che misura il pericolo e la distanza da un’ipotetica fine del mondo.
In questo orologio, la mezzanotte simboleggia la fine del mondo. Al momento della creazione, l’orologio fu impostato a sette minuti dalla mezzanotte: era il periodo della guerra fredda, e da allora le lancette sono state spostate circa 22 volte. Nel brano degli Iron Maiden si fa riferimento alla massima vicinanza alla mezzanotte, i due minuti registrati tra il 1953 e il 1960, quando gli USA svilupparono la bomba all’idrogeno, seguiti mesi dopo dall’URSS.
La prima traccia dell'album, Aces High, è dedicata ai piloti inglesi che persero la vita nella difesa dell’Inghilterra dalla Germania nazista. È liberamente ispirata al film diretto da Jack Gold, Aces High – La battaglia delle aquile, del 1976.
Bruce Dickinson scrisse il brano che dà nome all’album. Un faraone giunge al momento della sua morte e capisce come tutta la sua vita sia stata una bugia: è un Dio che deve morire, è solo uno schiavo del potere della morte. In vita ha costruito il suo dominio sulla paura dei sudditi. E ora è costretto a lasciare il posto a un uomo che avrà il suo stesso destino.
Ma le sue parole sono infernali: adesso è morto, ma un fantasma vive nelle sue vene; è il guscio di un uomo preservato da Dio per secoli, ma aperti i cancelli del suo inferno promette di colpire dal suo sepolcro.
Tell me why I had to be a powerslave
I don't wanna die, I'm a god,
why can't I live on?
When the Life Giver dies,
all around is laid to waste
And in my last hour,
I'm a slave to the power of death.
Questa traccia, famosissima, è un direttissimo riferimento all’omonima ballata di Samuel T. Coleridge.
Gli Iron Maiden raccontano la storia di un marinaio colpevole dell’uccisione di un albatros, considerato dai bestiari medievali essere intoccabile per i marinai. L’orrendo presagio porterà il marinaio a vivere funeste vicende.
Questo racconto suggestivo e di stampo gotico ci trascina in un’atmosfera inquietante, simile a quella di Flash of the Blade.
È proprio quest’ultima traccia di POWERSLAVE a essere stata scelta da Dario Argento per il suo film Phenomena (del 1985), ambientato in un collegio svizzero famoso per i delitti tra le giovanissime studentesse.
Flash of Blade accompagna la protagonista Jennifer Corvino nei suoi episodi di sonnambulismo e nelle sue fughe frenetiche da un assassino nei boschi attorno al collegio, che la porteranno a scoprire chi si nasconde dietro i delitti terribili delle ragazze.
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