Come gli Yes hanno registrato due classici album prog in un solo anno

La storia di come gli Yes abbiano registrato due album simbolo del prog in un solo anno è davvero interessante e ricca di sorprese. 

Nel corso di una recente intervista rilasciata alle penne di Prog UK, lo storico tastierista degli Yes, Rick Wakeman, ha parlato del 1971, un anno particolarmente prolifico per l'iconica progressive rock band durante il quale la loro carriera arrivò sulla stratosfera, grazie a due album, oggi considerati baluardi del panorama di riferimento, rilasciati nello stesso anno a soli nove mesi di distanza. Nel febbraio del 1971, la band rilasciò THE YES ALBUM, un disco che gli permise di proteggersi dalle speculazioni delle case discografiche, stabilendo la loro reputazione. Nello stesso anno, FRAGILE vide la luce e, per la band, fu il momento della consacrazione.

La storia dei due album 

Presi insieme, i due dischi durano complessivamente circa 81 minuti. Si tratta di due colonne portanti della musica contemporanea, testimonianza di tenacia, determinazione e tripudiante creatività. Attraverso THE YES ALBUM e FRAGILE, la band passò da emergente ad astro nascente del progressive rock. Di lì a poco, gli Yes avrebbero abbandonato i club underground e la loro musica sarebbe stata trasmessa a rotazione nelle stazioni radio internazionali

"Fu un grande periodo - ricorda nostalgico Wakeman - Eravamo su un altro livello, andavamo in tour, incidevamo e tornavamo on the road. Suonavamo come non avevamo mai fatto prima. Essere in una band - continua Tony Kaye al telefono - somiglia, spesso, ad appartenere ad una famiglia. Specie nei primi giorni vivi il quotidiano con i tuoi compagni. Molte band hanno avuto problemi nel mantenere buoni rapporti nel tempo, ma credo si tratti proprio di una cosa di famiglia"

La nascita dei due dischi 

Gli Yes affrontarono numerosi sacrifici prima di toccare, finalmente, il tetto del mondo. Nel 1971 la band era carica d'entusiasmo per l'arrivo di due nuovi membri attivi. Vigorosi e determinati a sfondare, gli Yes puntarono tutto su loro stessi e la loro musica, pur superando diversi ostacoli. Tra i traumi più significativi che portarono alla nascita del primo disco del '71, un incidente automobilistico che li coinvolse dopo uno show a Plymouth. Al riguardo, Tony Kaye racconta: "Guidavamo in autostrada con una pioggia incessante. Fu molto difficile mantenere il controllo. Io sedevo al posto del passeggero, mentre il resto della band era dietro. Ci scontrammo con un camion e il motore dell'auto entrò nell'abitacolo, rompendomi il piede. Fu spaventoso". I membri del gruppo rimasero in stato di shock per diverso tempo e, le conseguenze dell’accaduto, sono riportate sulla copertina frontale di THE YES ALBUM. 

Nel frattempo, gli Yes affrontavano una crisi finanziaria particolarmente aspra che spinse Jon Anderson a prendere le redini della situazione e a risvegliare la band dal torpore in cui era caduta dopo l'incidente. All'uscita di THE YES ALBUM, il disco conquistò il settimo posto della Top 40 inglese e, successivamente il quarto sulle chart ufficiali britanniche. Per quanto riguarda FRAGILE, lo sviluppo del disco fu segnato da un clima di forte ispirazione e dedicazione al progetto, specie da parte di Tony Kaye.

A spingere definitivamente la band nella composizione del disco fu l'arrivo di Wakeman dopo un periodo di indecisione. FRAGILE fu il primo album degli Yes a conquistare i primi posti nelle classifiche statunitensi e ad arrivare alla certificazione di platino in Regno Unito e al doppio platino negli US. Oggi, i membri della band ricordano con felicità e nostalgia quanto accaduto in quel periodo che, in ogni caso, si contraddistinse per una forte tensione generale. Ora, sembra impossibile pensare all'evenienza che i due album non avrebbero riscosso successo, ma in quel caso, gli Yes sarebbero semplicemente finiti, rappresentando giusto una breve parentesi nel grande libro della storia del rock. 

Claudio Pezzella

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Claudio Pezzella
Tags: yes

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