Come Mick Ronson ispirò Randy Rhoads

Mick Ronson figura tra i chitarristi più influenti di sempre. Idolo del glam rock, ben noto al pubblico per aver trainato il sound degli Spiders From Mars di David Bowie nei primi anni ’70. Tra i tanti guitar hero che ha ispirato, spicca il nome del leggendario Randy Rhoads.

Con la band di Ziggy Stardust, Ronson conquistò il successo critico e commerciale, cementando la sua reputazione di eroe della sei corde. L’artista suonò su 5 album di Bowie in totale: THE MAN WHO SOLD THE WORLD, HUNKY DORY, THE RISE AND FALL OF ZIGGY STARDUST AND THE SPIDERS FROM MARS, ALADDIN SANE e il disco di cover PIN UPS. Raggiunse il suo picco creativo col Duca Bianco che, intervistato nel 1994, non poté fare a meno di tessere le lodi dell’inventiva e dello stile del compagno di band.

I due componevano un duo esplosivo dal vivo, personificando il rock n’roll allo stato puro. Non è un caso, vista la caratura della figura di Ronson, che egli sia stato citato da alcuni dei più grandi chitarristi di tutti i tempi, come loro massima influenza: specie guardando alla generazione immediatamente successiva alla sua. Il prematuramente scomparso e prodigioso Randy Rhoads ne è la Prova Regina, ma in che modo il guitarman più celebre di Bowie ispirò quello di Ozzy?

L’influenza di Ronson su Rhoads

Intervistate da Montreal Rocks nel 2020, le sorelle di Rhoads, Kelle e Kathy, rivelarono in che modo il chitarrista di David Bowie avesse ispirato Randy. In particolare, sembrerebbe che Ronson abbia, indirettamente, spinto Rhoads verso la caratteristica livrea della Flying V “Polka Dot”. Al riguardo, le due affermarono: “Aveva più di un chitarrista preferito. Tra quelli che veramente piacevano a Randy c’erano Leslie West dei Mountain, Michael Schenker e Mick Ronson. Da lui prese ispirazione per i polka dots, quando lo vide indossare delle ginocchiere con la stessa fantasia.

Randy portò sicuramente i Polka Dots ad un altro livello, ma quello non fu l’unico elemento di Ronson che catturò il compianto chitarrista. A Rhoads va il plauso di aver riportato le sonorità glam in auge, in un certo senso, anni dopo i fasti del genere. Sono molte le similitudini, del resto, riscontrabili nel playing dei due guitarmen, anche se, le capacità di Rhoads andassero, oggettivamente, ben oltre quelle di Ronson. Ciò nonostante, possiamo sicuramente affermare che senza artisti come Mick, Rhoads non avrebbe mai intrapreso il suo percorso nel mondo del rock.

Claudio Pezzella

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Claudio Pezzella

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