Alla sua uscita dalla band, l'artista non si diede per vinto, decidendo di intraprendere una carriera solista che, oggettivamente, non si avvicinò neppure lontanamente ai fasti della trasgressiva rock band di I Was Made For Lovin' You. In ogni caso, Ace Frehley mostrò, parecchie volte, al pubblico, di non aver perso il suo smalto, attraverso brani che conquistarono subito gli appassionati. Di seguito, vi presentiamo i migliori.
Ace Frehley aspettò 5 anni dopo la sua dipartita dai Kiss per rilasciare il suo disco solista di debutto, COMET. Il suo successore, SECOND SIGHTING, del 1988 non fu, esattamente, un successone. Eppure, Separate ne emerge come gemma nascosta, con il suo riff di chitarra sinistro e penetrante.
Le dipendenze costituirono una gran parte delle ragioni per le quali Frehley uscì dai Kiss nell'82. In questo brano, estratto dal suo disco di debutto, Frehley racconta di un incidente automobilistico che stava per costargli la vita.
Seppur datata a causa dei sintetizzatori eccessivamente ostentati, questa traccia presenta un'attitudine da anthem sbalorditiva, tanto quanto il lavoro di chitarre.
Dopo 7 anni dalla riunione dei Kiss a cui prese parte, nel 2009 il chitarrista rilasciò ANOMALY, la cui setlist presentava alcuni dei brani più forti della sua produzione passata: Foxy And Free è uno di questi.
Una cover riuscitissima di un brano di Russ Ballard, alla stregua di quanto fatto nel 1978 con New York Groove. Un brano brillante, una reinterpretazione sofisticata e carismatica.
Il terzo album di Frehley si distingue per dedizione e coinvolgimento. L'artista prese la totalità della parti vocali per sé e regalò al pubblico una commistione di hard rock e adrenalina unica. La traccia d'apertura presenta il disco in maniera frenetica, come un treno inarrestabile da prendere al volo.
Il problema più grande dei primi lavori di Frehley era la loro propensione verso il panorama commerciale e la musica da classifica. Outer Space, del 2009, è l'esempio lampante di come, la spontaneità possa, spesso, premiare.
Una svolta psichedelica inaspettata, quella che Ace Frehley compì nel 2014, presentando un songwriting evoluto ed un flavour pressoché sperimentale.
Una traccia influenzata dal blues, un vero trionfo nella sua genuina semplicità e nell'immediatezza della sua struttura, in grado di fornire una vetrina di spicco al suo playing.
Ancora da SPACE INVADERS del 2014, Inside The Vortex è trainata da un riff di chitarra esplosivo che rende il brano efficace e d'impatto.
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