Negli anni, Slash ha stabilito solide collaborazioni con diversi musicisti fondamentali per il panorama contemporaneo. La band con cui milita insieme a Myles Kennedy, I Conspirators, ne è l'esempio lampante. Non soltanto un chitarrista eccezionale, ma soprattutto un artista dallo spiccato occhio critico, le cui preferenze, affondano le radici in una passione ed una conoscenza dell'ambito non indifferente. Di seguito, scopriremo coloro che, secondo Slash, meritano di entrare nel Gota dei migliori frontman di tutti i tempi.
Un sodalizio iconico, ma non libero da perturbazioni, anche particolarmente violente. Axl Rose, con la sua inventiva e la sua attitudine trasgressiva, ha sempre colpito ed interessato Slash, in grado di attribuirgli i crediti che merita anche quando il loro rapporto era ai minimi termini. L'apporto emotivo con cui Rose interpretava i suoi brani, specie negli anni d'oro dei Guns, è ciò che, più di tutto, ha catturato Slash, suscitando in lui profonda ammirazione.
Si entra in una zona franca. Il Re del Pop rientra nell'annovero dei più grandi frontman della storia, avendo rivoluzionato il panorama in cui la sua musica si immergeva ed estendendo la propria influenza ben oltre i confini da esso istituiti. Selvaggio sul palco, unico nella voce come nei movimenti, Michael Jackson era pura estasi dal vivo e pathos in studio.
Tra le rock star più influenti della storia. Sembrerebbe che Mick Jagger, con la sua musica, avesse profondamente influenzato l'approccio di Slash, considerando la sua passione sfrenata da giovane per i Rolling Stones che il chitarrista citò tra le sue massime fonti d'ispirazione insieme a Kinks e Yardbirds quando muoveva i primi passi in musica.
Il classico definitivo. Leggenda del funk, tristemente scomparsa nel 2006. Slash non ha mai fatto segreto della stima provata nei confronti di James Brown, un artista intrigante, dall'identità variegata, Prova Regina dei gusti musicali sopraffini dell'eroe della sei corde.
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